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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

29 Ott, 2025
Petrelli (Oxfam): «La crisi climatica è strettamente connessa all’acuirsi delle disuguaglianze globali e ne aggrava la portata»
La 30esima Conferenza delle Parti (Cop30), ovvero il più grande evento mondiale dedicato – sotto il cappello dell’Onu – ai negoziati sui cambiamenti climatici si terrà quest’anno a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre; si tratta di un appuntamento di particolare rilievo, in quanto cade a un decennio dallo storico Accordo di Parigi sul clima. Ma in questo lasso di tempo, l'1% più ricco del mondo ha consumato più del doppio del bilancio di carbonio della metà più povera dell'umanità. È quanto emerge da un nuovo report di Oxfam, che documenta come le emissioni dagli investimenti di soli 308…

29 Ott, 2025
Greenpeace: «I Governi devono far pagare i grandi inquinatori e utilizzare i ricavi per supportare transizione energetica e sicurezza del territorio, 8 italiani su 10 sono concordi»
Negli ultimi dieci anni, dalla stipula dell’Accordo di Parigi su clima, il costo degli eventi meteo estremi – resi più frequenti e intensi dalla crisi climatica in corso, alimentata dai combustibili fossili – arriva a 5.070 miliardi di euro: una conto monstre che Greenpeace Italia ha srotolato oggi sotto forma di maxi scontrino in Piazza di Spagna, per sollecitare il Governo Meloni a inserire il principio “chi inquina paga” nella legge di Bilancio in via di definizione (che al momento non contiene niente di tutto ciò). Secondo la nuova analisi pubblicata da Greenpeace Italia sul costo social…

29 Ott, 2025
Un nuovo studio del Cmcc fa luce sull’alluvione del ’23 che ha causato vittime, sfollamenti e danni per 8,5 miliardi di euro. L’analisi dei dati storici suggerisce che le condizioni favorevoli a eventi di pioggia estrema e persistente sono aumentate negli ultimi quarant’anni
Le più devastanti sono state quelle del maggio 2023, che hanno causato vittime, sfollamenti e danni per 8,5 miliardi di euro. Ma anche successivamente l’Emilia Romagna è stata colpita da numerose alluvioni che hanno messo a dura prova la resistenza delle comunità locali. Ora una nuova ricerca del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) fa luce sulle cause di quell’evento estremo di due anni e mezzo fa, sulle caratteristiche di quest’area geografica e anche sulle implicazioni per il futuro della regione mediterranea e oltre. Lo studio ha come titolo “A cul-de-sac effect make…

29 Ott, 2025
L’ultimo aggiornamento del Lancet countdown riporta che gli effetti del riscaldamento globale hanno fatto aumentare i decessi legati al caldo del 23% dagli anni ‘90, fino a 546.000 all’anno. La cattiva qualità dell’aria derivante dalla combustione di combustibili fossili ha provocato annualmente la morte di ben 2,5 milioni di persone
Mancano meno di due settimane alla Cop30 che si svolgerà a Belém, in Amazzonia. E alla vigilia di questo appuntamento in cui i capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo dovranno assumere importanti decisioni su come tutelare l’ambiente e far fronte alla crisi climatica, arriva l’ultimo rapporto del “Lancet countdown”, che non può certo lasciare indifferenti. Nel documento, ricco di dati, grafici e tabelle, docenti universitari, scienziati e ricercatori non solo ricordano che nel 2024, per la prima volta, le temperature medie annuali hanno superato di 1,5 °C quelle dell’er…

28 Ott, 2025
A segnalarlo è l’ultimo report delle Nazioni Unite sugli impegni climatici dei governi per il prossimo decennio. Nel documento si sottolinea però anche che la riduzione del 10% prevista per il 2035 non sarebbe sufficiente a rispettare i limiti massimi di riscaldamento globale
Il documento arriva alla vigilia dell’atteso appuntamento a Belém, in Brasile, dove alla Cop30 i capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo dovrebbero assumere stringenti impegni per la tutela dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica. A redigerlo sono stati i ricercatori e i vertici della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, Unfccc), e quello che si legge nelle oltre 50 pagine ricche di dati, grafici e tabelle viene offerto come un monito e un incoraggiamento, più che una semplice…

28 Ott, 2025
Il Panda, alla luce dell’ultimo rapporto diffuso dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, chiede di non sprecare l’appuntamento che si apre il 10 novembre in Brasile: «Vanno assunti impegni che possano portare il mondo verso l’obiettivo 1,5°C»
In vista della Cop30 che si apre il 10 novembre a Belém, in Brasile, il Wwf chiede un piano di risposta globale che possa portare il mondo verso l'obiettivo 1,5 °C, limitando al massimo la possibilità di superamento di tale soglia che costringerebbe a sforzi titanici per tornare indietro. Vanno affrontate quindi le questioni relative all'energia, alle emissioni di metano, alle foreste, all'industria pesante e va garantita una transizione equa, sottolinea l’associazione ambientalista. La presidenza brasiliana dovrà guidare i Paesi verso una risposta di questo tipo per rafforzare il multilatera…

28 Ott, 2025
E la percentuale sale al 45% al 2100, sottolinea il rapporto “Paesaggi sommersi” realizzato dalla Società geografica italiana. Le cause: innalzamento dei mari, rischi di inondazioni temporanee o permanenti, erosione, pressione demografica e urbanistica. «Secondo stime inedite sono 800mila le persone che vivono in territori sotto il livello del mare atteso e che rischiano processi di ricollocazione»
L’Italia rischia di perdere il 20% delle spiagge entro i prossimi 25 anni e fino al 45% entro il 2100, mettendo a rischio un patrimonio naturale e turistico inestimabile. Non solo. Quasi un quarto del territorio entro i 300 metri dalla costa è coperto da strutture artificiali, con picchi allarmanti in Liguria (47%) e nelle Marche (45%). Le barriere artificiali proteggono ormai più di un quarto delle coste basse, ma aggravano l'erosione e la vulnerabilità dei territori e saranno sempre più costose e meno efficaci. I Comuni costieri offrono il 57% dei posti letto turistici, ma questo sviluppo i…

28 Ott, 2025
Uno studio della Rutgers University, pubblicato su Nature, mostra che dal 1900 gli oceani si stanno alzando a un ritmo mai registrato nell’Olocene
Mentre gli effetti della crisi climatica si fanno sempre più tangibili, la comunità scientifica continua a fornire prove solide della rapidità con cui il pianeta sta cambiando. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature e condotto da un team di ricercatori della Rutgers University dimostra che il livello globale del mare sta aumentando a un ritmo senza precedenti negli ultimi 4.000 anni. I risultati confermano che le trasformazioni in corso, alimentate dal riscaldamento globale di origine antropica, stanno già rimodellando il profilo delle coste e minacciando in modo diretto le città e l…