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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

7 Nov, 2025
Dal “Climate Action Monitor 2025” emerge che il numero e il rigore delle misure contro il riscaldamento globale sono aumentati solo dell’1% nel 2024, contro il ritmo medio annuo del 10% del decennio 2010-2021. Questo mentre le emissioni aggregate di gas serra già nel 2023 erano superiori dell’8% rispetto al livello limite per rimanere in linea con gli Ndc per il 2030. E intanto è escalation di eventi meteo estremi
L’allarme lanciato è di quelli che non possono passare inosservati, soprattutto ora che i capi di Stato e di governo si riuniscono alla Cop30 di Belém per discutere le decisioni da mettere in campo fronteggiare la crisi climatica in atto. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha appena pubblicato il “Climate Action Monitor 2025”, da cui emerge che mentre la concentrazione di gas a effetto serra a livello globale ha raggiunto livelli record, l’attuazione delle politiche climatiche da parte dei governi sta rallentando, ampliando il divario tra l’azione politica e g…

7 Nov, 2025
Lo segnala Legambiente nel report “Città clima”, sottolineando anche che solo il 39,7% di queste città ha messo in campo un piano o una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Tra i capoluoghi maggiormente colpiti, Roma è al primo posto con un totale di 93 eventi meteo estremi, seguita da Milano (40), Genova (36), Palermo (32), Napoli (20) e Torino (13)
Allagamenti da piogge intense, trombe d’aria ed esondazioni fluviali sono gli eventi più frequenti, ma la lista è lunga. E drammatica. Perché siamo in un Paese particolarmente esposto agli effetti dei cambiamenti climatici e perché le nostre città troppo spesso non sono preparate a farvi fronte. In Italia, negli ultimi 11 anni, si sono verificati ben 811 gli eventi meteo estremi, di cui 97 nel 2025 (gennaio-settembre), registrati in 136 Comuni sopra i 50mila abitanti, dove vivono in tutto 18,6 milioni di persone, ossia il 31,5% della popolazione nazionale. Eppure, solo il 39,7% dei Comuni in…

7 Nov, 2025
Il 2025 sarà il secondo o terzo anno più caldo mai registrato, e peggio del 2024 sono i dati riguardanti gli oceani (il contenuto termico continua ad aumentare), l’estensione del ghiaccio marino (valore più basso mai registrato dai satelliti) e la concentrazione di anidride carbonica, metano e protossido di azoto: raggiunti livelli record lo scorso anno, ma le misurazioni effettuate finora in singole località suggeriscono che quest’anno saranno ancora più elevati
Se tutto va bene, il 2025 sarà il secondo o terzo anno più caldo mai registrato. Il record segnato dal 2024 in quanto a temperature elevate non viene scalzato dall’anno in corso, che però sta facendo registrare una serie di altri record tutt’altro che esaltanti, a cominciare dal contenuto termico degli oceani che continua ad aumentare, dall’estensione del ghiaccio marino artico che ha raggiunto il suo massimo annuale di 13,8 milioni di km2 a marzo, che è il valore più basso mai registrato dai satelliti, e dalle concentrazioni dei tre principali gas serra nell’atmosfera: anidride carbonica, me…

5 Nov, 2025
Per il Panda l’intesa siglata dai ministri dell’Ambiente europei è «solo di un gioco di prestigio»: «L’Europa dovrebbe dare l’esempio, non sfruttare le scappatoie»
È «solo un gioco di prestigio». Che ha fatto perdere «prestigio» all’Europa. Il commento del Wwf all’intesa siglata oggi dal Consiglio ambiente europeo è molto duro. Il Panda accoglie con favore il fatto che i leader dell'’Ue abbiano concordato una proposta sul clima per il 2040 e un Ndc prima della Cop30 che si apre il 10, evitando di presentarsi a Belém a mani vuote. Tuttavia, sottolinea anche che la decisione dell’Ue di dipendere dalle compensazioni internazionali rischia di svuotare l’obiettivo clima del 2040. I ministri dell’Ambiente europei hanno tra l’altro sì concordato il contributo…

5 Nov, 2025
Il Consiglio Ambiente europeo ha dato via libera a un’intesa che prevede tra le clausole il 5% di crediti di carbonio extra-Ue. Bruxelles aveva proposto il 3%. Soddisfatto il ministro italiano Pichetto Fratin: «Un buon compromesso». Sul piatto anche il rinvio dell’Ets2 al 2028 e un Ndc Ue che prevede un range di taglio delle emissioni entro il 2035 compreso tra il 66,25% e il 72,5% rispetto ai livelli del 1990
Dopo mesi di negoziati, una fumata nera al Consiglio europeo di una decina di giorni fa, una seduta fiume dei ministri dell’Ambiente dell’Ue che si è chiusa nella notte con un nulla di fatto, questa mattina è stata siglata un’intesa che è stata votata a maggioranza qualificata e non all’unanimità. Il tema è il taglio delle emissioni di gas serra al 2040: la Commissione Ue ha proposto nei mesi scorsi una riduzione del 90% rispetto ai livelli del 1990 e, dopo aver incassato il niet di diversi Stati membri, ha corretto un po’ il tiro introducendo al possibilità di una serie di flessibilità. Anch…

4 Nov, 2025
Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) ha pubblicato un rapporto in cui si evidenzia che i nuovi impegni dei governi sono solo di poco al di sotto delle proiezioni sul riscaldamento globale pericoloso e che la media pluridecennale dell’aumento della temperatura globale supererà 1,5°C
A pochi giorni dall’apertura della Cop30 di Belém arriva una valutazione del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) sui nuovi impegni climatici disponibili nell'ambito dell'Accordo di Parigi che rileva che l'aumento della temperatura globale previsto nel corso di questo secolo è diminuito solo leggermente, lasciando il mondo in una grave escalation di rischi e danni climatici. Il rapporto dell'Unep Emissions Gap Report 2025: Off Target rileva che le proiezioni sul riscaldamento globale nel corso di questo secolo, basate sulla piena attuazione dei Contributi nazionali determinati…

4 Nov, 2025
Un dato più che triplicato rispetto ai 28,7 milioni del 2018 (+234%) e in forte aumento anche rispetto ai 71,9 milioni del 2023 (+ 33%). I dati dell’“Indice globale della fame 2025” e gli approfondimenti sugli effetti della crisi climatica realizzati dalla fondazione umanitaria Cesvi
Le condizioni climatiche estreme, in particolare siccità e inondazioni, nell’ultimo anno hanno spinto oltre 96 milioni di persone in 18 Paesi verso l’insicurezza alimentare acuta. Un dato più che è triplicato rispetto ai 28,7 milioni del 2018 (+234%) e in forte aumento anche rispetto ai 71,9 milioni del 2023 (+ 33%), e che segna un aggravamento senza precedenti della crisi climatica e alimentare globale. La denuncia arriva dalla fondazione umanitaria Cesvi che, in vista della Cop30 di Belém, richiama gli allarmanti dati emersi dall’Indice globale della fame 2025 (Global hunger index – Ghi)…

4 Nov, 2025
È quanto emerge dal report sui Paesi Ue presentato nell’ambito di Circonomia, il Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica che oggi è arrivato a Ecomondo. Tra il 2023 e il 2024 i progressi dell’Italia sono stati inferiori alla media europea in termini di consumo energetico procapite e per unità di Pil e anche più marcata è la minore riduzione del consumo di fonti fossili
L’Italia resta avanguardia in Europa nell’economia circolare, dal riciclo dei rifiuti all’impiego di materie seconde nell’industria manifatturiera, mentre arretra pesantemente nei ritmi e nell’efficacia della transizione energetica dai fossili alle rinnovabili. La sintesi di queste due opposte dinamiche non è brillante: rispetto al Rapporto dello scorso anno, il nostro Paese retrocede dal terzo al quinto posto, soltanto tre anni fa eravamo primi. Quest’anno il podio vede al primo posto la Danimarca, seguita da Austria e Olanda, quarta la Svezia. Facciamo ancora, complessivamente, un po’ megli…