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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

18 Nov, 2025
Donald Trump si è presentato alla campagna elettorale per la Casa Bianca promettendo di cancellare le leggi a tutela dell’ambiente, sventolando lo slogan «drill, baby, drill» lodando le opportunità offerte dalle trivellazioni e dallo sfruttamento delle fonti fossili, costantemente criticando il ricorso alle fonti di energia rinnovabile. Ora che è passato poco più di un anno dalle elezioni statunitensi, il tycoon ha mantenuto fede a quanto promesso: uno dei suoi primi atti è stato far uscire gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi; uno degli ultimi, poche settimane fa, è stato rifiutarsi di man…

18 Nov, 2025
Presentata alla Cop30 un’analisi dei piani nazionali di adattamento condotta dalla Fao e dall'Undp che rivela la necessità di un intervento urgente a favore delle popolazioni più fragili e più esposte alle conseguenze della crisi climatica
I paesi in via di sviluppo riconoscono l'urgente necessità di adattare i sistemi agroalimentari ai cambiamenti climatici, ma la maggior parte dei piani nazionali di adattamento (National Adaptation Plans, Nap) fatica ad affrontare i rischi principali o a proteggere i gruppi vulnerabili a causa delle gravi carenze finanziarie e di capacità, secondo un rapporto storico pubblicato martedì dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) e dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). Il rapporto, intitolato Agrifood Systems in National Adaptation Pla…

18 Nov, 2025
Quarto episodio della serie realizzata da Econnection: Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) analizzano assieme ad Andrea Grieco, divulgatore ed esperto di Cop, le principali notizie che arrivano dal vertice Onu che si svolge in Brasile
Quarta puntata di CopConnection, serie dedicata a commentare ciò che sta avvenendo alla Cop30 in corso a Belém, in Brasile. A realizzarla è la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale. In questo episodio Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) analizzano assieme ad Andrea Grieco, divulgatore ed esperto di Cop, le principali notizie che arrivano dal vertice Onu. In particolare, si parla del protagonismo della società civile (circa 50.000 persone hanno manifestato…

17 Nov, 2025
È quanto emerge da uno studio realizzato da un team internazionale di scienziati che ha studiato le connessioni tra i cambiamenti nell’Artico e nell’Antartide e alcune malattie croniche, criticità nella sicurezza alimentare e anche complicazioni nel periodo della gravidanza
I cambiamenti climatici nelle regioni polari si stanno rivelando un fattore di rischio sottovalutato per la salute globale, con conseguenze che si estendono ben oltre l'Artico e l'Antartide. A lanciare questo allarme è un team internazionale di scienziati che ha studiato le complesse connessioni tra i cambiamenti fisici nell'Artico e nell'Antartide, che potrebbero amplificare gli impatti climatici sulla salute umana in tutto il mondo. I ricercatori, guidati dalla professoressa Gail Whiteman della University of Exeter Business School (Regno Unito), hanno esaminato un'ampia letteratura scienti…

17 Nov, 2025
A Belém si è creata una coalizione di nove paesi che sta promuovendo una campagna per introdurre un costo aggiuntivo sui biglietti aerei in business class e sui cosiddetti aerotaxi
Un primo segnale, Francia e Spagna, lo avevano lanciato l’estate scorsa unendosi al gruppo di cui già facevano parte Kenya, Barbados, Somalia, Benin, Sierra Leone, Antigua e Barbuda. E ora le delegazioni governative di Parigi e Madrid hanno dato seguito agli impegni preannunciati alla vigilia della Cop30: a Belém si è creata una coalizione di nove paesi che sta promuovendo una campagna per introdurre una tassa aggiuntiva sui biglietti aerei in business class e sui viaggi in jet privati. «Chi inquina di più dovrebbe contribuire di più», ha affermato l'ambasciatrice spagnola in Brasile, María d…

17 Nov, 2025
In 3 minuti e 28 secondi netti, la selezione a cura di Maurizio Izzo delle principali notizie pubblicate nell’ultima settimana
«C’è un’isola del mar dei Caraibi che è la più esposta e colpita da eventi climatici catastrofici. Ma L’Italia come è messa in questa classifica?». Apre con questa domanda, Maurizio Izzo, la nuova puntata del podcast di Greenreport. E la risposta del nostro direttore responsabile non si fa attendere: «Siamo messi davvero male. Noi siamo al sedicesimo posto nella speciale classifica dei 195 Stati del mondo più bersagliati nell'ultimo trentennio». Ufficialmente sono oltre 800.000 le persone che hanno perso la vita in tutto il mondo a causa di eventi meteo estremi, che hanno causato danni econom…

17 Nov, 2025
Oltre diecimila persone hanno risposto all’appello a scendere in piazza nel week end lanciato da 82 sigle ambientaliste e sociali. Tra le richieste rivolte alle delegazioni governative che partecipano alla Cop30 e ai vertici dell’Unione europea, una giusta transizione ecologica e anche lo stop all’aumento delle spese militari
È stato un fine settimana di mobilitazioni per il clima, quello appena passato. A Belém, dove attivisti e rappresentanti delle popolazioni dell’Amazzonia sabato hanno manifestato intorno ai palazzi dove le delegazioni governative partecipano ai lavori della Cop30 chiedendo azioni concrete e non più solo promesse per contrastare al crisi climatica. E anche a Roma, dove quasi nelle stesse ore oltre 10 mila persone sono scese in piazza per il Climate pride, chiedendo ai negoziatori presenti in Brasile e anche ai vertici dell’Unione europea un maggior impegno per lasciarci alle spalle l’utilizzo…

16 Nov, 2025
Il segretario esecutivo della Convenzione Onu sul clima, Simon Stiell, chiede ai governi di «dare di più». Mentre fuori dai palazzi in cui procedono a rilento i lavori, attivisti e rappresentanti delle popolazioni dell’Amazzonia scandiscono: «Niente arretramenti, e che le promesse diventino realtà concrete»
La prima settimana della Cop30 si chiude con negoziati in stallo, con i vertici delle Nazioni Unite che lanciano appelli alle delegazioni governative a «fare» e anche «dare di più», e con l’immagine di attivisti e rappresentanti delle popolazioni dell’Amazzonia che marciano per le strade di Belém per chiedere azioni concrete e non più solo promesse per contrastare la crisi climatica. In base alle notizie che arrivano dai partecipanti al vertice sul clima Onu, la presidenza brasiliana della Cop30 ha chiesto ai partecipanti ai lavori «flessibilità» in vista dei negoziati della prossima settima…