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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

15 Apr, 2025
È quanto emerge dallo “Stato europeo del clima”, il rapporto congiunto del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus e dell’Organizzazione metereologica mondiale: «Dagli anni ‘80, l’Europa si è riscaldata a una velocità doppia rispetto alla media globale»
La tempesta Boris che ha devastato il centro Europa a settembre, la drammatica alluvione che si è abbattuta su Valencia a ottobre. Due fenomeni non casuali, dicono i climatologi, arrivati dopo un’estate caratterizzata da sei ondate di calore, tra cui la più lunga e la seconda più grave mai registrata in Europa. Non casuali, perché le analisi realizzate dai centri di ricerca evidenziano che il nostro è il continente che si sta riscaldando più rapidamente, a una velocità doppia rispetto alla media globale. E gli impatti di ciò si stanno facendo sempre più evidenti. Questo quadro emerge dall’ul…

14 Apr, 2025
Un nuovo rapporto del movimento “Salva il suolo” denuncia il ruolo cruciale del degrado dei terreni nell’escalation delle migrazioni forzate: entro la fine del secolo potrebbero raddoppiare
L’aumento di eventi meteorologici estremi, aggravati dal collasso climatico, sta alimentando una crescita costante delle migrazioni forzate in tutto il mondo. In questo scenario sempre più instabile, un nuovo rapporto del movimento Salva il suolo accende i riflettori su una crisi silenziosa ma determinante: il degrado del suolo. Il documento, intitolato “The Nexus of Soil Degradation, Climate Change, and Food Insecurity: A Looming Global Migration Crisis”, prevede che le migrazioni globali potrebbero raddoppiare entro la fine del secolo, spinte dalla combinazione micidiale tra dissesto dei t…

11 Apr, 2025
A Roma, Milano, Torino e in tante altre città italiane: i manifestanti del nuovo sciopero globale per il clima chiedono di spendere meno per le armi e più per la transizione: «Il futuro lo costruiamo insieme, adesso»
A Milano, Torino, Bari, Palermo, Taranto, Genova, Firenze e in tante altre città italiane. Le ragazze e i ragazzi di Fridays for future sono tornati a sfilare. A Roma, al grido di «il futuro lo costruiamo insieme, adesso» è partito da piazza Vittorio Emanuele il corteo organizzato per lo sciopero globale per il clima, che si è concluso ai Fori Imperiali. Molti cartelli e slogan contro il riarmo e le poche risorse destinate invece alle misure per la tutela ambientale. «Ci volete seppellire ma siamo semi», è la scritta sul grande striscione verde piazzato in testa al corteo, dietro al camion…

10 Apr, 2025
L'America Latina e i Caraibi devono unirsi su democrazia, cambiamento climatico e integrazione economica e commerciale
Intervenendo alla IX Cumbre de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (Celac) in corso a Tegucigalpa, in Honduras, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, ha ribadito la necessità di armonia tra i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi. Lula ha anche colto l’occasione per rilanciare la candidatura unitaria della regione per il niovo Segretario generale dell’Onu: «La CELAC può contribuire a ripristinare la credibilità dell’Onu eleggendo la prima donna segretaria generale dell’organizzazione», ma ha anche sottolineato la necessità di «Rafforzare l'unione dei Paesi l…

8 Apr, 2025
Burgess: «Molte aree che hanno registrato il marzo più secco da sempre e altre il marzo più piovoso da almeno 47 anni a questa parte»
Il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S), ovvero il programma europeo di punta per l’osservazione della Terra, ha aggiornato al mese di marzo i dati sulla temperatura superficiale dell'aria e marina, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche. La maggior parte dei risultati riportati si basa sul set di dati della rianalisi ERA5, che utilizza miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo. Dall’analisi di questi dati emerge che il mese di mese di marzo 2025 è stato il secondo marzo più caldo…

4 Apr, 2025
Il dato emerge da un’analisi del think tank no profit Crea: la diminuzione è dovuto alla riduzione dell’uso del carbone nel settore energetico, che ha beneficiato dell’espansione delle fonti rinnovabili, c’è stato però un incremento dell’1,4% nei trasporti e dello 0,6% nell’industria e nell’edilizia
Un’analisi condotta dal Centro internazionale per la ricerca sull’energia e l’aria pulita (Centre for research on energy and clean air, Crea) ha evidenziato che nel 2024 le emissioni di CO2 derivanti dai combustibili fossili nell’Unione europea sono diminuite del 2,9%, segnando però un calo meno marcato di quello del 2023, che si era assestato sull’8,5%. Il taglio della quantità di diossido di carbonio immesso nell’atmosfera, spiega l’approfondito report del Crea, è principalmente attribuibile alla riduzione dell’uso di carbone nel settore energetico, che ha beneficiato dell’espansione delle…

3 Apr, 2025
L’organizzazione umanitaria accende un faro su Etiopia, Siria, Gaza e le altre zone del pianeta in cui meteo estremo e conflitti stanno falcidiando la popolazione per sete o mancanza di basilari servizi igienico-sanitari
«Negli ultimi 5 anni, l’Etiopia è diventata uno dei luoghi simbolo della crisi climatica globale», denuncia via social Oxfam Italia. «Qui, il numero di persone in condizione di insicurezza alimentare è cresciuto del 175%: oggi sono 22 milioni a non sapere dove trovare acqua o cibo per sopravvivere. Il cambiamento climatico ha stravolto i cicli agricoli, le piogge sono sempre più irregolari e le fonti d’acqua si stanno prosciugando». Per questo, per i Paesi africani e non solo, l’organizzazione umanitaria ha lanciato una campagna di raccolta fondi che si chiude dopodomani e che riguarda un pro…

3 Apr, 2025
Il dato viene evidenziato dalla Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica. Alla base del fenomeno c’è l’aumento di muffe e pollini favorito dall’innalzamento delle temperature
Il cambiamento climatico sta provocando un massiccio aumento di muffe e pollini e questo fenomeno ha fatto aumentare del 30% i casi di malattie allergiche e respiratorie. A lanciare l’allarme è la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), riunita a congresso a Milano fino a dopodomani. Già l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha previsto che nel 2050 il 50% dell'intera popolazione mondiale sarà colpita da allergie, in particolare i bambini. Ma la Siaip ora evidenzia che già rispetto a 20 anni fa c’è stato un notevole aumento dei problemi dell’apparato respirat…