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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

2 Dic, 2025
Lo segnala il servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus. «La chiusura anticipata e le dimensioni relativamente ridotte sono un segnale rassicurante e riflettono i costanti progressi che stiamo osservando nel recupero dello strato di ozono grazie al divieto di sostanze che lo riducono»
Il buco dell’ozono antartico del 2025 si è chiuso ieri, 1° dicembre, segnando la chiusura più precoce dal 2019. Non solo. È stato anche il più piccolo degli ultimi cinque anni, segnando il secondo anno consecutivo di buchi relativamente piccoli rispetto alla serie di buchi dell’ozono grandi e duraturi dal 2020 al 2023, e presentava concentrazioni di ozono più elevate, alimentando le speranze di recupero. Tutto ciò emerge dall’ultimo report diffuso dal Copernicus atmosphere monitoring service (Cams) congiuntamente all’European centre for medium-range weather forecasts (Ecmwf). Ogni anno, la…

2 Dic, 2025
Catastrofe climatica anche in Thailandia, Malaysia e Indonesia
Dal 28 novembre, dopo che il ciclone Ditwah ha toccato terra in Sri Lanka, prima di spostarsi nuovamente sul Golfo del Bengala, portando forti piogge e venti distruttivi in tutto il Paese insulare a sud dell’India, Le Nazioni Unite stanno monitorando attentamente la situazione e confermano che «La tempesta ha provocato inondazioni e frane su vasta scala e si ritiene che sia stata la peggiore alluvione della storia recente».  L’Onu sta collaborando strettamente con le autorità dello Sri Lanka preposte alla gestione delle catastrofi, che fino a ieri avevano comunicato che 366 persone sono…

29 Nov, 2025
Dieci anni dopo Parigi, Belém avrebbe dovuto tracciare la strada che trasforma gli impegni in azioni. Non ci è riuscita. Nemmeno l’Europa ha mostrato la visione necessaria per coinvolgere la Cina in una “Coalizione degli ambiziosi”, l’unico asse - vista anche l’assenza e la posizione degli Stati Uniti - in grado di costruire un ponte tra Paesi industrializzati, emergenti e in via di sviluppo
Dieci anni dopo Parigi, Belém avrebbe dovuto tracciare la strada che trasforma gli impegni in azioni. Non ci è riuscita. La Cop 30 sul clima non ha inaugurato una nuova stagione dei negoziati invocata dalla comunità scientifica, imposta dall’evidenza climatica e dettata dal “libro delle regole” di un Accordo di Parigi ormai completo. Una Cop che si è scontrata con i consueti interessi di breve periodo, spesso capaci di sovrastare il valore democratico di un vertice in cui la società civile è tornata con forza sulla scena, dopo la trilogia Egitto–Emirat…

27 Nov, 2025
Il Parlamento europeo, grazie all’asse formato da Ppe e gruppi di destra, ha approvato lo slittamento al 2027 delle norme che vietano l’ingresso nel mercato europeo di prodotti derivanti dall’abbattimento delle foreste. L’ira di Socialisti & Democratici, dei Verdi e delle associazioni ambientaliste
I vertici europei stanno sfoltendo sempre di più il regolamento comunitario per combattere la deforestazione. Entrato formalmente in vigore nel giugno del 2023, l’European union deforestation regulation (Eudr) non solo non verrà applicato neanche entro la fine di quest’anno, come deciso nel 2024 con uno slittamento richiesto in primis dal governo italiano, ma col passare dei mesi e degli anni sta via via perdendo pezzi, e di modifica in modifica o, per dirla col linguaggio ora di moda a Bruxelles, di «semplificazione» in semplificazione, rischia alla fine di ridursi ad argine davvero rinsecch…

26 Nov, 2025
Il Fondo Onu per l’infanzia: bene il nuovo obiettivo di triplicare i finanziamenti per l’adattamento entro il 2035, ma i governi devono inoltre agire rapidamente per attuare le decisioni in materia di perdite e danni, riconoscendo pienamente i più piccoli come un gruppo con delle vulnerabilità specifiche che devono essere prese in considerazione
A seguito della chiusura della Cop30 a Belém, in Brasile, rimane necessario compiere notevoli passi avanti nell'attuazione e negli investimenti per garantire un pianeta vivibile per i bambini di oggi e per le generazioni future. A dirlo, ora che si sono spenti i riflettori del vertice Onu sul clima e le questioni discusse sembrano già cadute nel dimenticatoio, è il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. L'Unicef teme che i risultati della Cop30 non siano sufficienti a garantire il raggiungimento dell'obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 1,5 °C e…

25 Nov, 2025
In crescita rispetto al 2024 anche le emissioni del settore riscaldamento (+0,9%). Nel 2025 la richiesta di energia elettrica (233,264 GWh) risulta inferiore al valore dello stesso periodo dello scorso anno (-1.2%) ed è stata soddisfatta per il 42.7% da fonti energetiche rinnovabili, per il 42.2% dalla produzione da fonti non rinnovabili e la restante quota del 15.1% dal saldo estero
L’Ispra ha appena pubblicato l’ultima “Stima trimestrale delle emissioni in atmosfera”. Sulla base dei dati disponibili per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni nazionali di gas serra: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del PIL pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento, viene spiegato, è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della pro…

24 Nov, 2025
La decisione nell’ambito della direttiva “case green”. Roma ha ora due mesi di tempo per rispondere e porre rimedio alle carenze segnalate dalla Commissione europea
La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione e inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia. Spiegano da Bruxelles che il provvedimento, che è stato deciso anche per Ungheria ed Estonia, è dovuto al fatto che il nostro Paese non ha recepito integralmente nel diritto nazionale l’articolo 17, paragrafo 15, della direttiva Ue sul rendimento energetico nell'edilizia (Energy Performance of Buildings Directive, Epbd). La direttiva conosciuta come “case green” stabilisce in che modo l'Ue può raggiungere un parco immobiliare completamente decarbonizzato entro il 2050 attra…

24 Nov, 2025
L’associazione ambientalista giudica l’accordo siglato a Belém «inadeguato a contrastare l’emergenza climatica»: «Preoccupante passo indietro sul phase-out delle fossili e scarso l’impegno finanziario dei Paesi sviluppati a sostegno delle politiche di adattamento nei Paesi più poveri e vulnerabili»
Prima considerazione: l’accordo siglato alla Cop30, «è inadeguato a contrastare l’emergenza climatica, così come è preoccupante il grave passo indietro compiuto sul phase-out dei combustibili fossili». La seconda, riguardante in particolare l’Unione europea: «Ha perso un grande occasione». La terza, più complessiva sui leader mondiali: «Si sono limitati al minimo indispensabile per evitare il fallimento». E, per concludere, sempre sull’Europa, «non ha avuto il coraggio e la forza di spingere la Cina a mettersi insieme alla testa di una Coalizione degli ambiziosi». Archiviato il vertice Onu s…