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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

15 Nov, 2025
In questo terzo episodio della serie realizzata da Econnection: Sergio Ferraris, Giorgia Burzachechi e Ivan Manzo analizzano assieme Mauro Albrizio, che è alla Cop30, i documenti firmati e i negoziati in corso al vertice del Brasile
Terza puntata di CopConnection, serie dedicata a commentare ciò che sta avvenendo alla Cop30 in corso a Belém, in Brasile. A realizzarla è la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale. In questo episodio, Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti dell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) analizzano assieme Mauro Albrizio di Legambiente (in collegamento da Belém) il fatto che uno dei primi documenti firmati al vertice sul clima delle Nazioni Unite sia stata la dichiarazione sull’integrità delle informazioni…

14 Nov, 2025
Col voto favorevole di conservatori, Ecr e Patrioti, è stata alleggerita la norma sulla rendicontazione di sostenibilità, che ora riguarderà solo le grandi imprese, mentre gli obblighi di due diligence si applicheranno solo alle grandi società europee e di paesi terzi e i piani di transizione ambientale non saranno più richiesti
In Europa la cosiddetta “maggioranza Ursula” si è di nuovo spaccata. E di nuovo sul Green deal, perché il Partito popolare europeo ha deciso di votare insieme alle destre per modificare le normative riguardanti la due diligence aziendale e la rendicontazione di sostenibilità. Quando al Parlamento europeo si è trattato di votare le norme contenute nel pacchetto Omnibus, il Ppe ha voltato le spalle a socialisti, liberali e verdi, scegliendo di schierarsi con le destre europee sul testo che farà da base al negoziato con i governi Ue per sigillare la versione finale. Con 382 voti a favore, 249 co…

14 Nov, 2025
È quanto emerge dall’analisi annuale del think tank Climate Action Tracker, nella quale viene sottolineato anche che nessuno dei 40 governi - tra Europa, Cina e Usa - ha definito una chiara roadmap verso il 2035 per limitare il riscaldamento globale sotto la soglia convenzionale degli 1,5 gradi rispetto all’era preindustriale
Il mondo è ancora su un pericoloso piano inclinato che porterebbe entro la fine del secolo a un aumento di 2,6°C della temperatura media globale. E il perché di ciò è semplice: i Paesi non hanno assunto impegni climatici sufficientemente forti e tali da invertire la rotta, mentre le emissioni da combustibili fossili hanno raggiunto un livello record. A lanciare l’allarme, fondato su dati e analisi scientifiche, è l'analisi annuale del think tank Climate Action Tracker, che ha limato le sue previsioni solo di 0,1 gradi rispetto allo scorso anno a causa di «un aggiornamento metodologico». Ment…

14 Nov, 2025
L’allarme viene lanciato dal Global carbon project, programma internazionale che riunisce personalità di 80 istituzioni scientifiche: quest’anno si chiuderà con oltre 38 miliardi di tonnellate di gas serra, con le emissioni globali prodotte dai combustibili fossili e dal cemento in aumento dell’1,1%
Proprio mentre alla Cop30 in corso a Belém arrivano preoccupanti segnali di uno stallo nei negoziati riguardanti le politiche per ridurre le emissioni di gas serra, un nuovo studio realizzato da oltre cento scienziati di diverse nazionalità segnala che il 2025 è in dirittura d’arrivo per far registrare un record tutt’altro che esaltante in quest’ambito. Per di più, quasi a voler infierire nel caso di una conferma - ancora non scontata ma molto probabile - di un fallimento di questo vertice Onu sul clima che si sta svolgendo in Brasile, questo record arriva a dieci anni esatti dall’Accordo di…

14 Nov, 2025
L’appello lanciato da Amref a Belém: trasformare la salute delle popolazioni mondiali in un pilastro delle discussioni sul clima alla Cop30
«Trasformare la salute in un pilastro delle discussioni sul clima». È questa la richiesta che Amref Health Africa lancia mentre sono in corso i lavori della plenaria della Cop30 su Salute e Clima. All’appuntamento di Belém ministri e delegati governativi provenienti da varie parti del mondo. Un focus sull’Africa è d’obbligo, considerato che il continente contribuisce in modo molto limitato alle emissioni globali di gas serra, meno del 4%, ma è tra le aree più colpite dagli effetti dei cambiamenti climatici, come siccità, alluvioni e ondate di calore, ricorda Amref. Sottolinea Amref che secon…

14 Nov, 2025
In valore assoluto si tratta di 772 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, in diminuzione rispetto allo stesso trimestre del 2024 quando erano 775 milioni di tonnellate di CO2-eq. Le riduzioni più significative dei gas a effetto serra sono state stimate per la Slovenia (-8,6%), i Paesi Bassi (-5,9%) e la Finlandia (-4,2%)
Le emissioni di gas serra dell'economia dell'Ue nel secondo trimestre del 2025 sono state stimate a 772 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti (CO2-eq), con una diminuzione dello 0,4% rispetto allo stesso trimestre del 2024 (775 milioni di tonnellate di CO2-eq). Allo stesso tempo, il prodotto interno lordo (Pil) dell'UE è aumentato dell'1,3% nel secondo trimestre del 2025 rispetto allo stesso trimestre del 2024. Queste informazioni provengono dai dati sulle stime trimestrali delle emissioni di gas a effetto serra per attività economica pubblicati oggi da Eurostat. Le stime trimestrali dell…

13 Nov, 2025
Progressi in mitigazione e adattamento, nodo della finanza climatica, giusta transizione: il vertice Onu che si sta svolgendo in Brasile vuole segnare l’inizio di una nuova fase. Ma al momento c'è da fare i conti con dati allarmanti su nuovi progetti estrattivi e con impegni climatici dei Paesi che sono ancora troppo deboli
All’apertura del vertice preparatorio per la Cop 30 in svolgimento a Belém, in Brasile, António Guterres ha pronunciato uno dei discorsi più duri mai rivolti ai leader mondiali in un vertice Onu sul clima. “Il fallimento nel limitare il riscaldamento globale a 1,5°C non è solo un errore politico, è un fallimento morale e una negligenza mortale”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, denunciando il divario crescente tra promesse e azioni reali. Guterres ha inoltre accusato i grandi produttori di combustibili fossili di rallentare la transizione…

13 Nov, 2025
Il ministro dell’Economia Giorgetti: «La proposta è nata in un contesto economico e geopolitico molto diverso da quello di oggi, nella congiuntura attuale è prioritario preservare l’economia europea»
Le prime indiscrezioni erano arrivate ieri dal ministero dell’Economia e delle Finanze: l’Italia metterà il veto sulla direttiva europea riguardante l’aumento della tassazione del gas. E oggi, all’Ecofin, è arrivata la conferma dallo stesso ministro Giancarlo Giorgetti. Nonostante l’ultima versione rivista del testo, il titolare dell’Economia ha espresso il suo parere contrario. La proposta originaria è arrivata nel luglio del 2021, ha ricordato, «in un contesto economico e geopolitico molto diverso da quello di oggi»: «Nella congiuntura attuale è prioritario preservare l’economia europea. L’…