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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

21 Nov, 2025
L’Istituto di economia energetica e analisi finanziaria interviene mentre siamo agli sgoccioli del vertice Onu sul clima di Belém. Sebbene 79 paesi abbiano aggiornato i propri contributi determinati a livello nazionale, le riduzioni delle emissioni previste entro il 2035 (11-24% rispetto ai livelli del 2019) sono ben lontane dal -55% necessario per limitare il riscaldamento globale
Siamo all’ultimo giorno di negoziati, alla Cop30. Tutto ancora può succedere, da qui a stasera, ma intanto se le informazioni che giungono da Belém parlano di trattative in stallo e addirittura di nessun cenno all’uscita dalle fonti fossili nell’ultima proposta presentata dalla presidenza brasiliana, l Ieffa (Institute for Energy Economics and Financial Analysis) lancia un chiaro messaggio sul fatto che non si può più tergiversare, nel contrasto alla crisi climatica. Sebbene, al 6 novembre 2025, 79 paesi abbiano aggiornato i propri contributi determinati a livello nazionale, sottolinea l’orga…

21 Nov, 2025
Settima puntata della serie di Econnection dedicata al vertice di Belém. In questo episodio, Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’Erba) e Ivan Manzo (AvisIS) ospitano Valeria Zanini, analista di diplomazia climatica del thik tank Ecco
Settima puntata di CopConnection, serie dedicata a commentare ciò che sta avvenendo alla Cop30 in corso a Belém, in Brasile. A realizzarla è la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale. In queto episodio, Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’Erba) e Ivan Manzo (AvisIS) ospitano Valeria Zanini, analista di diplomazia climatica del thik tank Ecco. Commentando quanto avvenuto nelle ultime ore al vertice Onu sul clima, viene sottolineato che l'Italia ora è un blocco per i negoziati, in parti…

20 Nov, 2025
Alla Cop30 i delegati degli Stati membri siglano e presentano alla presidenza brasiliana una proposta unitaria per accelerare la transizione. Nelle stesse ore però, tra Bruxelles e Strasburgo si decide di depotenziare e di rinviare di un altro anno il regolamento che vieta l’ingresso in Europa di prodotti che non siano certificati “deforestation-free”. E in serata un incendio divampa tra i padiglioni, vicino a quello dell'Italia: evacuati tutti i presenti
Mancano ormai ventiquattr’ore alla chiusura del vertice Onu sul clima. Ventiquattr'ore che domani non si sa neanche quanto si riuscirà a sfruttare in pieno, visto che nella serata del penultimo giorno un incendio è divampato tra i padiglioni della Cop30 (tra l'altro vicinissimo a quello dell'Italia) e tutti i presenti sono stati obbligati ad abbandonare velocemente le strutture. Le fiamme sono state domate, ma i disagi non mancheranno domani, nella giornata di chiusura. La tensione tra i delegati dei governi mondiali era già alle stelle e questo incendio, di cui al momento non si conoscono le…

20 Nov, 2025
Oltre che in bicicletta, gli attivisti provenienti da ogni parte del mondo hanno raggiunto il Brasile in barche a vela. Più di mille persone si sono mobilitate, attraversando una ventina di paesi diver-si. «Consegneremo alla Presidenza della conferenza Onu le nostre proposte e le lettere dei governi locali che abbiamo raccolto lungo il percorso»
La COP30 Bike Ride (#COPbikeride - portale linktr.ee/copbikeride), straordinaria e gigantesca staffetta ciclistica internazionale, è presente a Belém per la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima (Cop30), dove le sezioni provenienti dai diversi continenti si riuniscono con l'obiettivo - «come cittadini globali uniti» - di chiedere collettivamente sia un'azione urgente per il clima, sia una soluzione concreta, comprovata e a costi limitati che troppo spesso viene trascurata: la bicicletta. La Cop30 Bike Ride - staffetta ciclistica e velica più lunga al mondo con certificazione in corso dal…

19 Nov, 2025
I rappresentanti dei 44 Ldc («least developed countries») hanno organizzato un incontro ad hoc a Belém per denunciare lo scarso impegno sul fronte degli aiuti economici: «Da noi meno dell’1% delle emissioni globali, eppure siamo i più colpiti dagli impatti climatici. Anche se tutti gli obiettivi di mitigazione venissero raggiunti, arriverebbero troppo tardi per molte comunità»
La questione di come aiutare i Paesi più poveri, o «least developed countries» (Ldc), a far fronte agli impatti della crisi è stata discussa in vari tavoli della Cop30 in corso a Belém. Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite sull'Adaptation Gap, che esamina la differenza tra le misure adottate per far fronte al cambiamento climatico e quelle ancora necessarie, i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di una somma che si aggira tra i 310 i 365 miliardi di dollari all’anno per adattarsi al cambiamento climatico, ma attualmente ne ricevono solo meno di un decimo: 26 miliardi. A Belém, i…

19 Nov, 2025
È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Climate Analytics. Se le misure del Global Stocktake di Dubai (Cop28) venissero realizzate, le proiezioni di riscaldamento del secolo si abbasserebbero di circa 0,9°C, passando dai 2,6°C segnalati proprio in questi giorni nell’analisi annuale del Climate Action Tracker, a 1,7°C
Mentre i negoziatori riuniti a Belém faticano a trovare un accordo tanto sulle politiche di mitigazione quanto su quelle di adattamento di fronte ai cambiamenti climatici, sui tavoli della Cop30 arriva un nuovo studio che mostra quanto un’accelerazione a livello globale sulle rinnovabili e sui sistemi di efficientamento energetico potrebbe abbassare le temperature. Il rapporto è stato realizzato da Climate Analytics, istituto internazionale non-profit che combina scienza e politica del clima per accelerare l’azione climatica e mostra che: triplicare le rinnovabili, raddoppiare l’efficienza e…

19 Nov, 2025
In questo episodio dedicato al vertice di Belém, Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) riflettono assieme ad Anna Pellicci, capo delegazione di Italian climate network, circa l’approccio insolito della presidenza Cop, che ha lasciato intendere l’assenza di una singola cover decision in favore di due pacchetti di documenti, A e B, con temi interscambiabili
Quinta puntata di CopConnection, serie dedicata a commentare ciò che sta avvenendo alla Cop30 in corso a Belém, in Brasile. A realizzarla è la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale. In questo episodio, Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell'erba), e Ivan Manzo (ASviS) riflettono assieme ad Anna Pellicci, capo delegazione di Italian climate network,  circa l'approccio insolito della presidenza Cop, che ha lasciato intendere l'assenza di una singola cover decision in favore di due pa…

18 Nov, 2025
Leone XIV ha mandato un video alle Chiese particolari del Sud del Mondo, riunite nel Museo Amazzonico brasiliano, ma le sue parole sono rivolte ai leader mondiali, che devono mettere in campo azioni concrete contro la crisi climatica
Mancano soltanto quattro giorni alla chiusura della Cop30. E mentre i negoziati sui dossier più delicati - in primis quelli sul taglio delle emissioni di gas serra e sui finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo - risultano ancora in stallo, un monito a fare di più arriva da Papa Leone XIV. Con un videomessaggio inviato questa notte alle Chiese particolari del Sud del Mondo, riunite nel Museo Amazzonico di Belém, il Pontefice ha criticato i governi mondiali per non essere riusciti finora a rallentare il riscaldamento globale e ha chiesto una risposta più forte alla minaccia della crisi cli…