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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

9 Mag, 2025
A rivelarlo è l’ultimo bollettino pubblicato dal Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus. Siamo al ventunesimo degli ultimi 22 mesi con +1,5° C al di sopra della media del periodo preindustriale. Da alert anche i dati riguardanti la temperatura marina, l’estensione dei ghiacciai e le condizioni idrologiche
Quello che ci siamo da poco lasciati alle spalle è stato il secondo aprile più caldo della storia a livello globale, con la temperatura ancora di 1,5 gradi Centigradi oltre la media rispetto al periodo preindustriale. A renderlo noto è il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus climate change service - C3S) implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue. La struttura pubblica regolarmente bollettini climatici mensili che riportano i cambiamenti registrati globalmente…

8 Mag, 2025
Il meteorologo e climatologo del Cnr ha presentato con greenreport il suo nuovo libro “Ha sempre fatto caldo!” agli Ecodays di Pontedera
Quest’anno anche la redazione di greenreport.it ha partecipato agli Ecodays organizzati in Valdera con Ecofor, insieme al meteorologo e climatologo Giulio Betti, in forze al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e al Consorzio Lamma, nato dagli sforzi congiunti di Cnr e Regione Toscana. È stata l’occasione per esplorare il nuovo libro pubblicato da Betti per i tipi di Aboca, intitolato Ha sempre fatto caldo! E altre comode bugie sul cambiamento climatico. «A livello personale, sui canali social e fuori, sono immerso quotidianamente nella disinformazione climatica – spiega …

7 Mag, 2025
I dati presentati a Roma nel corsop del convegno“Decarbonizzazione: costruire un futuro emissioni zero”. Rispetto agli obiettivi europei di neutralità emissiva al 2050 e di riduzione del 55% entro il 2030, l’Italia è in linea su 2 dei 3 pilastri principali
Bene. Anzi, forse sarebbe meglio dire benino. Sicuramente, non benissimo. In Italia c’è stato un calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Questo settore incide mediamente per un quarto delle emissioni nazionali e negli anni si dimostra tra i più efficienti in termini di riduzione dei gas climalteranti: questi sono diminuiti del 64% dal 1990 ad oggi. Si conferma però assai problematico il settore dei trasporti, le cui emissioni continuano a crescere significativamente e&nbs…

6 Mag, 2025
La Società italiana di medicina ambientale sottolinea i positivi effetti economici anche per quel che riguarda le abitazioni (-20%). Gli studi alla base di queste considerazioni verranno presentati domani al Senato nel corso del seminario “Costruire il benessere”
La luce naturale non è solo un elemento fondamentale per il benessere umano, ma rappresenta un prezioso alleato nella lotta al caro-energia, perché un corretto uso dell'illuminazione consente l'abbattimento della spesa energetica sia negli ambienti lavorativi che nelle abitazioni private. A sottolinearlo sono due separati studi scientifici realizzati da Sima e dall’Università Sapienza di Roma che saranno presentati domani nel corso del seminario "Costruire il benessere" organizzato al Senato dalla stessa Società italiana di medicina ambientale e promosso dal vicepresidente di Palazzo Madama…

6 Mag, 2025
Prodotto da Greenpeace e ReCommon sarà presentato in anteprima a Roma il 23 maggio, poi a Bologna e Campi Bisenzio
Cosa succede quando l’avidità delle compagnie fossili e l’inazione dei governi ignorano per decenni gli allarmi della comunità scientifica sul cambiamento climatico? È la domanda al centro di “Il prezzo che paghiamo”, nuovo documentario prodotto da Greenpeace Italia e ReCommon e realizzato dal collettivo Fada, che sarà presentato a partire dal 23 maggio in anteprima a Roma, per poi approdare in diverse città italiane. Il film intreccia le voci di scienziati, giornalisti e attivisti con le storie di chi in Italia sta già pagando sulla propria pelle il costo della crisi climatica e dell’insost…

3 Mag, 2025
«Il caldo estremo è indissolubilmente legato al cambiamento climatico stesso, le aziende produttrici di combustibili fossili non dovrebbero essere scusate per i danni che hanno causato»
Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha smesso di essere un rischio astratto per diventare una realtà economica tangibile. Ondate di calore letali, incendi boschivi sempre più estesi, siccità croniche e alluvioni improvvise stanno colpendo in modo crescente territori, comunità e infrastrutture, con costi economici enormi. A fronte di questa crisi sistemica, cresce il numero di governi e comunità che cercano di far valere il principio del “chi inquina paga”, portando in tribunale le grandi aziende responsabili delle emissioni climalteranti. Ma uno degli ostacoli principali rimane l…

2 Mag, 2025
Lo comunica l’Ieefa sottolineando che se a livello comunitario si continuerà con le politiche di riduzione, si potrà soddisfare la domanda senza ulteriori infrastrutture per il gas
Negli ultimi anni, gli sforzi dell'Ue per contenere la domanda di gas hanno determinato un calo delle importazioni combinate di gas da gasdotto e Gnl. Nel primo trimestre del 2025 sono rimaste invariate rispetto all'anno precedente, anche se la fine del transito del gas russo attraverso l'Ucraina a gennaio ha portato a un aumento delle spedizioni di Gnl. Se l'Ue continuerà con le politiche di riduzione del consumo di gas, potrà soddisfare la domanda senza ulteriori infrastrutture per questo combustibile fossile. Tutto ciò emerge dall’ultimo report dell’Ieefa (Institute for energy economics an…

2 Mag, 2025
Al congresso del Partito popolare europeo di Valencia il ministro italiano e il cancelliere in pectore hanno criticato parti della normativa europea per la transizione. La replica della presidente della Commissione Ue: «Non si tratta di un mero progetto di Bruxelles, ma di regole approvate dagli Stati comunitari»
Al congresso del Partito popolare europeo che si è svolto a Valencia, il Green deal è finito in più di un intervento sul banco degli imputati. Il ministro italiano Antonio Tajani, che è stato rieletto vicepresidente del Ppe (confermato presidente il tedesco Manfred Weber), ha detto che bisogna «cambiare alcune importanti scelte fatte in passato sul Green Deal: noi siamo fortemente impegnati nella difesa dell'ambiente e condividiamo le parole di Papa Francesco, ma la questione sociale non può essere esclusa dalla lotta contro il cambiamento climatico». E poi: «La visione di Timmermans e di Gre…