Skip to main content


Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

12 Mag, 2025
Le emissioni e le concentrazioni atmosferiche sono aumentate più rapidamente nell’ultimo quinquennio rispetto a qualsiasi altro periodo da quando sono iniziate le misurazioni: ora è il secondo gas serra di origine antropica più rilevante per la crisi climatica dopo l’anidride carbonica
Emissioni e concentrazioni atmosferiche di metano continuano ad aumentare, e ciò lo sta rendendo il secondo gas serra di origine antropica più rilevante per la crisi climatica dopo l’anidride carbonica. Le concentrazioni di metano sono infatti aumentate più rapidamente nell’ultimo quinquennio rispetto a qualsiasi altro periodo da quando sono iniziate le misurazioni. Tuttavia studi recenti indicano che una riduzione nelle emissioni di metano potrebbe essere meno costosa della mitigazione della CO₂, a parità di benefici climatici. L'importanza relativa del metano rispetto alla CO₂ per l’aument…

12 Mag, 2025
A causa dei tagli decisi dalla Casa bianca, l’archivio realizzato dai Centri nazionali di informazione ambientale non sarà più aggiornato. Secondo questo database, tra il 1980 e il 2024 si sono verificati 403 disastri meteorologici, in media 9 all’anno, ma negli ultimi cinque anni la media annuale è salita a 24
Ne abbiamo scritto a inizio anno: nel 2024 ci sono stati in America 568 decessi e danni per 182 miliardi di dollari, a causa di eventi meteo estremi. E abbiamo potuto farlo perché negli Stati Uniti ci sono i National centers for environmental information (Ncei), i Centri nazionali di informazione ambientale, una rete che dipende dall’Agenzia nazionale di osservazione oceanica e atmosferica (Noaa). Si tratta di un apparato che è stato creato nel 1980 e che per quasi cinquant’anni ha raccolto dati non di dominio pubblico, condotto elaborazioni e analisi, e anche diffuso quello che è stato chiam…

11 Mag, 2025
Dal 1990 al 2023 i gas climalteranti sono diminuiti solo del 26,4%, mentre a livello europeo il dato segna -37%
Bene. Anzi, forse sarebbe meglio dire benino. Sicuramente, non benissimo. In Italia c’è stato un calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Tutto ciò emerge dalle prime elaborazioni dell’Ispra relative al 2024, presentate oggi a Roma nell’ambito del convegno “Decarbonizzazione: costruire un futuro emissioni zero” promosso dall’Istituto. Tutti i dettagli sono disponibili da oggi online all’interno del rapporto “Le emissioni nazionali di gas serra, la situazione in Itali…

9 Mag, 2025
Iiasa: non si tratta di una discussione accademica, ma dei reali impatti della crisi climatica odierna
Secondo lo studio “High-income groups disproportionately contribute to climate extremes worldwide”, pubblicato su Nature Climate Change da un team di ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA), le persone più ricche hanno un'impronta di carbonio più elevata. Il nuovo studio quantifica le conseguenze climatiche di queste disuguaglianze e rileva che «Il 10% più ricco del mondo è responsabile di due terzi del riscaldamento globale osservato dal 1990 e del conseguente aumento di eventi climatici estremi come ondate di calore e siccità». Gli scienziati hanno va…

9 Mag, 2025
Il documento è stato redatto da GreenPeace, Legambiente, Terra!, WWF YOUng e sottoscritto da numerose liste che si presentano alle elezioni universitarie di metà mese. Tra i punti salienti, didattica e ricerca net zero, transizione a portata di tutti, trasporti sostenibili e accessibili, efficienza energetica
Didattica e ricerca net zero, transizione a portata di tutti, trasporti sostenibili e accessibili, efficienza energetica, un sistema alimentare più equo e sostenibile anche grazie alle mense degli atenei. Sono questi, in sintesi, i capisaldi del “Manifesto per la trasformazione ecologica dell’Università” (consultabile in versione integrale nel Pdf allegato alla fine di questo articolo). A redigerlo sono state le organizzazioni ambientaliste GreenPeace, Legambiente, Terra!, WWF YOUng e a sottoscriverlo sono state numerose liste di rappresentanti degli studenti candidate alle imminenti ele…

9 Mag, 2025
A rivelarlo è l’ultimo bollettino pubblicato dal Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus. Siamo al ventunesimo degli ultimi 22 mesi con +1,5° C al di sopra della media del periodo preindustriale. Da alert anche i dati riguardanti la temperatura marina, l’estensione dei ghiacciai e le condizioni idrologiche
Quello che ci siamo da poco lasciati alle spalle è stato il secondo aprile più caldo della storia a livello globale, con la temperatura ancora di 1,5 gradi Centigradi oltre la media rispetto al periodo preindustriale. A renderlo noto è il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus climate change service - C3S) implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue. La struttura pubblica regolarmente bollettini climatici mensili che riportano i cambiamenti registrati globalmente…

8 Mag, 2025
Il meteorologo e climatologo del Cnr ha presentato con greenreport il suo nuovo libro “Ha sempre fatto caldo!” agli Ecodays di Pontedera
Quest’anno anche la redazione di greenreport.it ha partecipato agli Ecodays organizzati in Valdera con Ecofor, insieme al meteorologo e climatologo Giulio Betti, in forze al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e al Consorzio Lamma, nato dagli sforzi congiunti di Cnr e Regione Toscana. È stata l’occasione per esplorare il nuovo libro pubblicato da Betti per i tipi di Aboca, intitolato Ha sempre fatto caldo! E altre comode bugie sul cambiamento climatico. «A livello personale, sui canali social e fuori, sono immerso quotidianamente nella disinformazione climatica – spiega …

7 Mag, 2025
I dati presentati a Roma nel corsop del convegno“Decarbonizzazione: costruire un futuro emissioni zero”. Rispetto agli obiettivi europei di neutralità emissiva al 2050 e di riduzione del 55% entro il 2030, l’Italia è in linea su 2 dei 3 pilastri principali
Bene. Anzi, forse sarebbe meglio dire benino. Sicuramente, non benissimo. In Italia c’è stato un calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Questo settore incide mediamente per un quarto delle emissioni nazionali e negli anni si dimostra tra i più efficienti in termini di riduzione dei gas climalteranti: questi sono diminuiti del 64% dal 1990 ad oggi. Si conferma però assai problematico il settore dei trasporti, le cui emissioni continuano a crescere significativamente e&nbs…