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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

10 Nov, 2025
Lula: «È tempo di affrontare la realtà e decidere se avremo il coraggio e la determinazione necessari per trasformarla»
Dieci anni fa il mondo tirava un sospiro di sollievo, alla firma dell’Accordo di Parigi su clima che anche l’Italia si è impegnata a mantenere: per evitare impatti climatici catastrofici quanto irreversibili sulla scala dei tempi umani, l’impegno sancito dalla comunità internazionale è quello di contenere il riscaldamento globale – guidato in primis dall’impiego dei combustibili fossili – entro +1,5-2°C rispetto all’epoca preindustriale. La Conferenza delle parti (Cop30) che si apre oggi a Belém, la prima in Amazzonia, è il trentesimo incontro annuale dei Paesi firmatari della Conv…

10 Nov, 2025
Col disimpegno degli Usa, gli impegni dei Paesi di più antica industrializzazione saranno guidati dal Vecchio continente
Oggi parte a Belém (Brasile), e durerà fino al 21 novembre, la 30esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici meglio conosciuta come Cop30. Come si presenta all’appuntamento il Vecchio continente? Per rispondere occorre partire dalla posizione espressa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «In occasione della Cop30 di questa settimana, sottolineeremo il nostro forte impegno a favore dell'Accordo di Parigi. La transizione pulita globale è in corso e irreversibile. È nostra priorità garantire che questa transizione sia giusta, inclusiva ed…

10 Nov, 2025
La direttrice generale del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia lo ha comunicato nel suo intervento di fronte ai leader riuniti a Belém per la Cop30. Se già oggi un bambino su cinque vive almeno il doppio dei giorni di caldo estremo ogni anno rispetto a quando i suoi nonni avevano la stessa età, si prevede che entro il 2050 l’esposizione dei più piccoli alle ondate di calore aumenterà di otto volte
«I bambini di oggi vivono in un mondo più caldo e più inquinato di quello in cui siamo cresciuti noi. Questa crisi climatica è, in sostanza, una crisi dei diritti dei bambini. I bambini costituiscono un terzo della popolazione mondiale e la metà di tutte le persone che vivono in condizioni di estrema povertà. La metà dei bambini del mondo vive in paesi a rischio estremo di caos climatico. E poiché i bambini sono più piccoli e hanno sistemi meno sviluppati, sono molto più vulnerabili ai cambiamenti climatici rispetto agli adulti». A parlare è Catherine Russell, che ricopre il ruolo di direttri…

9 Nov, 2025
Alla vigilia della Cop30 che si svolgerà a Belém, in Amazzonia, l’economista e climatologo Carlo Carraro (Cmcc) spiega perché il progetto di finanza climatica proposto dal Brasile può ribaltare la logica economica che storicamente ha favorito l’abbattimento degli alberi per l’agricoltura e il legname
«Siamo di fronte a una svolta: per la prima volta, il Sud globale guida una grande iniziativa di finanza climatica, rafforzandone la legittimità e la rilevanza politica». A parlare è l’economista e climatologo Carlo Carrao, che spiega perché il Tropical forests forever facility (Tfff) potrebbe rappresentare un momento decisivo per le politiche climatiche. Carraro è membro del Consiglio strategico e co-fondatore del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), oltre a essere presidente emerito e professore di Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia e ricoprire altri presti…

7 Nov, 2025
Il vicepremier Xuexiang a Belém, per il prevertice dell’appuntamento in Amazzonia: «Dobbiamo rafforzare la collaborazione internazionale nel campo delle tecnologie e dell’industria verdi, rimuovere le barriere commerciali e garantire la libera circolazione di prodotti verdi di qualità per soddisfare meglio le esigenze dello sviluppo sostenibile globale»
«Cari colleghi, innanzitutto dobbiamo mantenere la giusta direzione: la transizione verso un’economia verde e a basse emissioni di carbonio. Dobbiamo rimanere fiduciosi, bilanciare obiettivi quali la protezione dell’ambiente, lo sviluppo economico, la creazione di posti di lavoro e l’eliminazione della povertà, cercare progressi coordinati nel miglioramento delle condizioni di vita e nella governance climatica e promuovere uno sviluppo di alta qualità per offrire maggiori benefici alle popolazioni di tutti i paesi». A pronunciare queste parole, al vertice dei leader internazionali arrivati a…

7 Nov, 2025
Dal “Climate Action Monitor 2025” emerge che il numero e il rigore delle misure contro il riscaldamento globale sono aumentati solo dell’1% nel 2024, contro il ritmo medio annuo del 10% del decennio 2010-2021. Questo mentre le emissioni aggregate di gas serra già nel 2023 erano superiori dell’8% rispetto al livello limite per rimanere in linea con gli Ndc per il 2030. E intanto è escalation di eventi meteo estremi
L’allarme lanciato è di quelli che non possono passare inosservati, soprattutto ora che i capi di Stato e di governo si riuniscono alla Cop30 di Belém per discutere le decisioni da mettere in campo fronteggiare la crisi climatica in atto. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha appena pubblicato il “Climate Action Monitor 2025”, da cui emerge che mentre la concentrazione di gas a effetto serra a livello globale ha raggiunto livelli record, l’attuazione delle politiche climatiche da parte dei governi sta rallentando, ampliando il divario tra l’azione politica e g…

7 Nov, 2025
Lo segnala Legambiente nel report “Città clima”, sottolineando anche che solo il 39,7% di queste città ha messo in campo un piano o una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Tra i capoluoghi maggiormente colpiti, Roma è al primo posto con un totale di 93 eventi meteo estremi, seguita da Milano (40), Genova (36), Palermo (32), Napoli (20) e Torino (13)
Allagamenti da piogge intense, trombe d’aria ed esondazioni fluviali sono gli eventi più frequenti, ma la lista è lunga. E drammatica. Perché siamo in un Paese particolarmente esposto agli effetti dei cambiamenti climatici e perché le nostre città troppo spesso non sono preparate a farvi fronte. In Italia, negli ultimi 11 anni, si sono verificati ben 811 gli eventi meteo estremi, di cui 97 nel 2025 (gennaio-settembre), registrati in 136 Comuni sopra i 50mila abitanti, dove vivono in tutto 18,6 milioni di persone, ossia il 31,5% della popolazione nazionale. Eppure, solo il 39,7% dei Comuni in…

7 Nov, 2025
Il 2025 sarà il secondo o terzo anno più caldo mai registrato, e peggio del 2024 sono i dati riguardanti gli oceani (il contenuto termico continua ad aumentare), l’estensione del ghiaccio marino (valore più basso mai registrato dai satelliti) e la concentrazione di anidride carbonica, metano e protossido di azoto: raggiunti livelli record lo scorso anno, ma le misurazioni effettuate finora in singole località suggeriscono che quest’anno saranno ancora più elevati
Se tutto va bene, il 2025 sarà il secondo o terzo anno più caldo mai registrato. Il record segnato dal 2024 in quanto a temperature elevate non viene scalzato dall’anno in corso, che però sta facendo registrare una serie di altri record tutt’altro che esaltanti, a cominciare dal contenuto termico degli oceani che continua ad aumentare, dall’estensione del ghiaccio marino artico che ha raggiunto il suo massimo annuale di 13,8 milioni di km2 a marzo, che è il valore più basso mai registrato dai satelliti, e dalle concentrazioni dei tre principali gas serra nell’atmosfera: anidride carbonica, me…