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Ultime news da "Green economy"

2 Ott, 2025
Dal modello “alto impatto, alto inquinamento” a nuove priorità: oltre il 68% della nuova capacità di produzione di energia finanziata da entità cinesi è stata basata su fonti rinnovabili come vento e solare
WUHAN. Ormai da più di trent’anni, la Cina è fortemente concentrata su un business model che prova a coniugare crescita economica, protezione dell’ambiente e senso di responsabilità globale. Questo è il risultato di un Paese che ha percorso una strada piuttosto tortuosa attraverso il progressivo passaggio, non privo di contraddizioni, da uno sviluppo economico improvvisato e incentrato sull’industrializzazione a un’economia più considerevole dell’ambiente. Si può, dunque, constatare come anche nei paesi tradizionalmente con impatti ambientali molto elevati è possibile intraprendere una trasfo…

2 Ott, 2025
Focus su offsite e gestione degli scarti, per capire come ridurre le emissioni di carbonio incorporato nei materiali da costruzione
Il settore edilizio è responsabile del 40% del consumo totale dell’energia e del 36% delle emissioni a effetto serra nell’Ue, con le emissioni “incorporate” – quelle dei materiali di costruzione –  contribuiscono tra il 10% e il 20% dell’impronta di carbonio totale: un aspetto ancora poco considerato nelle politiche climatiche, ma centrale per il raggiungimento della neutralità climatica al 2050 indicata dal Green Deal europeo. Per approfondire queste sfide, Kyoto Club e Legambiente organizzano il webinar “Edilizia innovativa e sostenibile: offsite e gestione degli scarti”, ch…

1 Ott, 2025
Quella dello sviluppo sostenibile è l’unica strada per avere una prospettiva di competitività, occupazione e sicurezza, nel nostro Paese come in Europa
A New York oltre all’Assemblea generale dell’Onu (Unga) si è anche svolta la Climate week, un appuntamento voluto dal segretario generale Guterres per fare il punto sugli impegni climatici dei vari Paesi e regioni: un appuntamento di grande rilievo, che si è svolto a qualche settimana dall’avvio della Cop30 a Belem, e ha visto la partecipazione non solo di esperti e attivisti, ma anche di imprese da tutto il mondo. Il tutto in un contesto quanto mai tragico, con guerre e conflitti sempre più insolubili e che minacciano direttamente non solo la vita di milioni di persone, ma anche qualsiasi am…

30 Set, 2025
I decisori politici non posso più cullarsi nella illusione che l’economia circolare funzioni bene con l’attuale assetto di mercato
L’Osservatorio riciclo & rifiuti di Agici ha recentemente pubblicato il report “I driver economici dell’industria del riciclo e dei rifiuti”, che non guarda ai risultati ambientali delle politiche di riciclaggio, non misura target ed indicatori di recupero di materia e di energia, ma “misura la febbre” all’industria del riciclo, lungo tutto tutta la catena del valore delle principali filiere di materiale in Italia. Un documento prezioso, proprio in questa fase di costruzione del Circular economy act, provvedimento europeo atteso per il 2026 e che dovrebbe tracciare la rotta per una indus…

30 Set, 2025
La decisione presa dal Consiglio a Cipro, il Paese più povero d’acqua in Europa, sottolinea l’importanza dell’adattamento per la sicurezza e anche per i vantaggi economici. Il maggiore sostegno si concentrerà sull’agricoltura, la gestione del ciclo dell’acqua, le imprese e le comunità più vulnerabili
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha deciso di raddoppiare gli investimenti per l'adattamento ai cambiamenti climatici, insieme a procedure radicalmente semplificate. Il Consiglio di amministrazione ha dato via libera a finanziamenti green per 30 miliardi di euro tra il 2026 e il 2030. La decisione è stata presa dal Consiglio a Cipro, il Paese più povero d'acqua in Europa, e sottolinea l'importanza dell'adattamento per la sicurezza e anche per i vantaggi economici. «Sulla scia del grande successo della nostra Roadmap per la Banca del Clima, stiamo raddoppiando gli sforzi per la tra…

30 Set, 2025
Lo evidenzia un nuovo report del think tank italiano per il clima Ecco, che fa luce anche sulla correlazione tra i costi infrastrutturali e le tariffe di trasporto. Se gli investimenti previsti nei piani decennali degli operatori di rete (13,6 miliardi di euro) venissero confermati, le tariffe aumenterebbero in modo significativo: tra il 18% e il 66% al 2030 e fino al 483% al 2050, a seconda dello scenario di riduzione della domanda considerato
Il gas naturale copre oggi circa il 35% del consumo interno lordo di energia in Italia, e rimane la fonte energetica principale in alcuni settori, dalla generazione elettrica, ai processi industriali e al riscaldamento. La buona notizia è che il fabbisogno di questo combustibile fossile, grazie alle strategie di decarbonizzazione ed autonomia energetica impostate a livello europeo, è già calato del 20% dal 2019. Ma ancora molto c’è da fare. E, soprattutto, c’è da valutare bene gli investimenti da fare in questo settore, perché costi infrastrutturali elevati avrebbero come conseguenza un ingen…

29 Set, 2025
È online l’appuntamento settimanale a cura di Maurizio Izzo, una produzione Sicrea che puoi ascoltare direttamente sul nostro sito come anche in tutte le principali piattaforme presenti in rete, da Spreaker a Spotify e altre ancora
«Il vino? A mille metri di altezza. Le colline toscane? Agrumeti. Scenario da fantascienza? Non proprio». Maurizio Izzo apre così la nuova puntata del podcast di greenreport una produzione Sicrea che puoi ascoltare direttamente sul nostro sito come anche in tutte le principali piattaforme presenti online, da Spreaker a Spotify e altre ancora. «Di clima e alimentazione parleremo domani martedì 30 settembre a Terranuova Bracciolini – spiega il direttore responsabile del nostro giornale – dove ci troviamo anche ora per la Festa del Perdono, dove abbiamo proposto una serie di…

26 Set, 2025
Le menzogne di Trump, Orban, Meloni e altri governi reazionari raccontano un mondo immaginario, ma sono efficaci: convincono tante persone che miliardari, giganti del tech e delle lobby fossili hanno a cuore il benessere dei cittadini. In realtà, è esattamente il contrario
La cosa che più mi ha colpito del discorso di Trump all’Assemblea generale dell’Onu sono la montagna di bugie che ha detto, i fatti inventati, i numeri manipolati, la spudorata e quasi patologica autocelebrazione. Non è un caso isolato: questa autoesaltazione e manipolazione dei fatti è una tecnica sempre più comune tra i governi di destra populista; in voga da sempre tra gli autocrati, sta diffondendosi anche tra le nostre democrazie con media supini e opinione pubblica disorientata. Anche in Italia vediamo esempi simili. Giorgia Meloni, quando accentua divisioni e risentimenti, parlando di…