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Ultime news da "Editoriale"

4 Dic, 2024
Dal 2006, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) monitora coi più avanzati sistemi di ricerca e analisi il consumo di suolo in Italia. E anche il nuovo rapporto 2024 è un dossier scientifico da allarme rosso. Dimostra che se la popolazione decresce il consumo di suolo continua a crescere con un ritmo autolesionista, a bocconi da 21.578 kmq che hanno artificializzato e cementificato il 7,16% di territorio nazionale. Per capirci, è un’area vastissima quanto la copertura di tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze messi insieme. Il ritmo folle è di 20 ettari…

3 Dic, 2024
In Italia, la maggior parte delle persone e delle aziende paga il servizio di gestione dei rifiuti urbani tramite una tassa di scopo, denominata Tari. Solo il 14% dei Comuni (1116 su 7904), corrispondenti al 13,7% degli abitanti (circa 8 milioni su un totale di circa 59) applica invece la tassa/tariffa puntuale o corrispettiva, come illustra bene l’interessante rapporto annuale di Ifel sull’applicazione del principio Pay as you throw (Payt) in Italia, metodologie che consentono di pagare per i rifiuti prodotti (sulla base del peso e del volume conferito). La Tari è commisurata invece ai metr…

2 Dic, 2024
Il simbolo della Sicilia 2024? Altro che la millenaria Trinacria che dall’antichità greca rappresenta il Dio del sole e della fertilità o la fantaopera del Ponte su uno Stretto assetato più che dalla scarsità delle piogge dall’irrazionalità nella mancata gestione dell’acqua da cui tutto dipende. Il vero simbolo della Sicilia oggi arriva sulle quattro ruote tra piazze e strade, e sono le autobotti di ogni dimensione e i silos d’acciaio o in plastica alimentare della protezione civile dove si fanno le file per riempire bottiglie e recipienti di ogni dimensione. Un incivile e vergognoso ritorno…

28 Nov, 2024
La disastrosa risicatissima fiducia del Parlamento europeo alla seconda Commissione guidata da Ursula von der Leyen non è solo un campanello d’allarme, ma è il segnale che anche la solidità europea e dei suoi leader storici è ormai nel libro dei ricordi.

27 Nov, 2024
«Un saluto molto cordiale ai Parlamentari presenti, al Presidente della Regione, al Sindaco, al Presidente della Provincia, ai Sindaci numerosi presenti, a tutti voi, ai ragazzi quissù, ai bravissimi componenti del complesso che ha suonato l’inno di Mameli in maniera così coinvolgente. Siamo qui, oggi, a ricordare l’alluvione che, trent’anni or sono, inferse una ferita al Piemonte. Settanta morti, cinquecento feriti, migliaia di sfollati, decine e decine di migliaia di posti di lavoro compromessi. La piena del Tànaro, del Bormida, del Belbo, sino al Po, colpì Ceva, Alba, Asti, Alessandria, co…

26 Nov, 2024
La giustizia? È amministrata nel nome del popolo, certo. Articolo 101 della Costituzione. “In nome del popolo sovrano”? Macché, in quel film Nino Manfredi, Alberto Sordi e compagnia bella avevano a che fare col potere pontificio e i capricci dell’aristocrazia romana. Niente in confronto all’ingiustizia che, tra la pressoché totale disattenzione, colpisce oggi un italiano su dieci. Sono infatti sei milioni le persone che vivono in territori altamente inquinati e che da decenni sono in attesa di bonifica. E allora ecco perché domani parte “Ecogiustizia subito. In nome del popolo inquinato”, un…

24 Nov, 2024
Non c’è clima. E la Cop29, la seconda consecutiva in un petro-Stato dopo gli Emirati Arabi Uniti, ha chiuso con un nuovo sostanziale “arrivederci alla prossima”. È stata la tristissima chiusura di un altro decennio senza lotta ai cambiamenti climatici né policy globali e locali di adattamento mentre, paradossalmente, tutti i report di tutti i centri di ricerca presentati certificano l’aumento delle emissioni di gas serra e di eventi catastrofali mai visti con queste frequenze e intensità distruttive. Ma la scelta è stata ancora quella di decidere di non decidere e di lasciare ai posteri la de…

22 Nov, 2024
La COP29 Unfccc che oggi dovrebbe concludersi a Baku, ieri sera era nel totale caos negoziale: Unione europea, Regno Unito, Nuova Zelanda e Irlanda hanno dichiarato che l'accordo proposto era «inaccettabile». Il Commissario europeo per l'azione per il clima, l’ex ecoscettico Wopke Hoekstra, è stato durissimo: «Il testo che abbiamo ora davanti a noi, a nostro avviso, è sbilanciato , inattuabile e inaccettabile. Per favore, guardiamo il mondo. Guardiamo cosa sta succedendo fuori da questa stanza, in termini di disastri climatici: in Africa e in Asia, nelle Americhe, in Europa, in Medio Oriente…