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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

15 Apr, 2025
L’associazione ambientalista sottolinea i ritardi del nostro Paese nel contrasto al riscaldamento globale: il governo ancora non ha varato né l’Osservatorio né il coordinamento operativo né tantomeno ha iniziato l’attuazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici introdotto alla fine del 2023
«Per convincere il mondo ad agire in fretta, dobbiamo dare il buon esempio. Per questo occorre mantenere gli impegni presi e seguire un percorso conseguente: su questo l’Unione europea dovrà decidere presto, varando il proprio contributo all’obiettivo dell’Accordo di Parigi dopo il 2030 che, nel sistema europeo, vuol dire anche fissare un target di riduzione delle emissioni al 2040 congruo e senza scappatoie. Dobbiamo anche pensare alle conseguenze del riscaldamento globale già in atto: i piani di adattamento, oggi dipendenti dalla buona volontà dei singoli attori, specie di quelli…

15 Apr, 2025
Senza un cambio rotta l’intrusione salina è destinata a crescere a livello globale, minacciando ecosistemi, agricoltura e risorse idriche
L’acqua dolce è una risorsa preziosa ma sempre più vulnerabile. Nelle regioni costiere di tutto il mondo, fiumi e falde sotterranee rischiano di essere invasi dall’acqua salata del mare, un processo accelerato dagli effetti del cambiamento climatico. Il fenomeno, noto come intrusione salina, minaccia la disponibilità di acqua potabile, la fertilità del suolo e la sopravvivenza degli ecosistemi. È questo l’allarme lanciato da uno studio internazionale guidato dall’Università di Utrecht e dall’istituto di ricerca olandese Deltares. Secondo i dati ottenuti, entro il 2100 il livello di salinizza…

15 Apr, 2025
La questione è al centro di un recente studio e di una nuova piattaforma digitale progettata per fornire una visione accessibile e scientifica in merito al riscaldamento globale e alle sue implicazioni per i rischi climatici, l’adattamento e la mitigazione
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato e il primo con più di 1.5°C al di sopra dei livelli preindustriali. Il problema riguarda ovviamente tutta la popolazione mondiale e in modo particolare noi europei, considerando che come appena confermato dai dati di Copernicus e Wmo, il nostro è il continente che si sta riscaldando più rapidamente, a una velocità addirittura doppia rispetto alla media globale. Se molti obiettivi climatici nazionali e aziendali mirano a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, ormai è chiaro che il fenomeno continua ad aumentare. Ciò rende quasi inevitabile il…

15 Apr, 2025
È quanto emerge dallo “Stato europeo del clima”, il rapporto congiunto del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus e dell’Organizzazione metereologica mondiale: «Dagli anni ‘80, l’Europa si è riscaldata a una velocità doppia rispetto alla media globale»
La tempesta Boris che ha devastato il centro Europa a settembre, la drammatica alluvione che si è abbattuta su Valencia a ottobre. Due fenomeni non casuali, dicono i climatologi, arrivati dopo un’estate caratterizzata da sei ondate di calore, tra cui la più lunga e la seconda più grave mai registrata in Europa. Non casuali, perché le analisi realizzate dai centri di ricerca evidenziano che il nostro è il continente che si sta riscaldando più rapidamente, a una velocità doppia rispetto alla media globale. E gli impatti di ciò si stanno facendo sempre più evidenti. Questo quadro emerge dall’ul…

14 Apr, 2025
Un nuovo rapporto del movimento “Salva il suolo” denuncia il ruolo cruciale del degrado dei terreni nell’escalation delle migrazioni forzate: entro la fine del secolo potrebbero raddoppiare
L’aumento di eventi meteorologici estremi, aggravati dal collasso climatico, sta alimentando una crescita costante delle migrazioni forzate in tutto il mondo. In questo scenario sempre più instabile, un nuovo rapporto del movimento Salva il suolo accende i riflettori su una crisi silenziosa ma determinante: il degrado del suolo. Il documento, intitolato “The Nexus of Soil Degradation, Climate Change, and Food Insecurity: A Looming Global Migration Crisis”, prevede che le migrazioni globali potrebbero raddoppiare entro la fine del secolo, spinte dalla combinazione micidiale tra dissesto dei t…

11 Apr, 2025
A Roma, Milano, Torino e in tante altre città italiane: i manifestanti del nuovo sciopero globale per il clima chiedono di spendere meno per le armi e più per la transizione: «Il futuro lo costruiamo insieme, adesso»
A Milano, Torino, Bari, Palermo, Taranto, Genova, Firenze e in tante altre città italiane. Le ragazze e i ragazzi di Fridays for future sono tornati a sfilare. A Roma, al grido di «il futuro lo costruiamo insieme, adesso» è partito da piazza Vittorio Emanuele il corteo organizzato per lo sciopero globale per il clima, che si è concluso ai Fori Imperiali. Molti cartelli e slogan contro il riarmo e le poche risorse destinate invece alle misure per la tutela ambientale. «Ci volete seppellire ma siamo semi», è la scritta sul grande striscione verde piazzato in testa al corteo, dietro al camion…

10 Apr, 2025
L'America Latina e i Caraibi devono unirsi su democrazia, cambiamento climatico e integrazione economica e commerciale
Intervenendo alla IX Cumbre de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (Celac) in corso a Tegucigalpa, in Honduras, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, ha ribadito la necessità di armonia tra i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi. Lula ha anche colto l’occasione per rilanciare la candidatura unitaria della regione per il niovo Segretario generale dell’Onu: «La CELAC può contribuire a ripristinare la credibilità dell’Onu eleggendo la prima donna segretaria generale dell’organizzazione», ma ha anche sottolineato la necessità di «Rafforzare l'unione dei Paesi l…

8 Apr, 2025
Burgess: «Molte aree che hanno registrato il marzo più secco da sempre e altre il marzo più piovoso da almeno 47 anni a questa parte»
Il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S), ovvero il programma europeo di punta per l’osservazione della Terra, ha aggiornato al mese di marzo i dati sulla temperatura superficiale dell'aria e marina, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche. La maggior parte dei risultati riportati si basa sul set di dati della rianalisi ERA5, che utilizza miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo. Dall’analisi di questi dati emerge che il mese di mese di marzo 2025 è stato il secondo marzo più caldo…