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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

13 Nov, 2025
Tra i firmatari, docenti universitari e ricercatori, oltre a sigle come Climate action network international, Wwf, 350.org, Client earth e Global disinformation index. La richiesta ai partecipanti al vertice in corso a Belém è di mettere in campo «azioni immediate e vincolanti»
Oltre 400 organizzazioni scientifiche, ambientaliste e sociali hanno lanciato un appello ai negoziatori della Cop30, in corso a Belém, chiedendo «azioni immediate e vincolanti» per fermare la crescente ondata di disinformazione sul cambiamento climatico. La richiesta è contenuta in una lettera pubblica sottoscritta in poche ore, mentre altre se ne vanno via via aggiungendo, da oltre 400 personalità del mondo scientifico e organizzazioni non governative tra cui Climate Action Network International, Wwf, 350.org, Client Earth e Global Disinformation Index. I firmatari dell’appello rivolto ai…

13 Nov, 2025
L’Italia è tra i Paesi donatori insieme a Germania, Francia, Giappone e Banca Interamericana di sviluppo. Le risorse saranno destinate a programmi per la riduzione delle emissioni, la protezione della biodiversità e l’espansione delle energie rinnovabili nel paese
Alla Cop30 in corso in Brasile è stata annunciata la raccolta di oltre 3,4 miliardi di euro (21 miliardi di real) destinati al Fondo nazionale per il clima, grazie a nuovi accordi firmati durante i lavori che si stanno svolgendo a Belém. A comunicarlo è stato il presidente della Banca nazionale di sviluppo economico e sociale (Bndes), Aloizio Mercadante, che ha definito l'operazione «una delle più grandi iniziative di finanziamento verde al mondo». Le risorse raccolte provengono da istituzioni di sviluppo di Italia, Germania, Francia, Giappone e dalla Banca Interamericana di Sviluppo (Bid)…

12 Nov, 2025
Il drammatico dato è contenuto nell’ultimo report dell’Unhcr, nel quale si sottolinea anche che entro il 2040 il numero di Paesi che dovranno affrontare ingenti rischi da siccità, ondate di calore e alluvioni potrebbe aumentare da 3 a 65. «I tagli ai finanziamenti stanno limitando gravemente la nostra capacità di proteggere i rifugiati. La Cop30 deve produrre azioni concrete, non promesse vuote»
A metà del 2025, 117 milioni di persone erano state sfollate a causa di guerre, violenze e persecuzioni. Tre su quattro di loro vivono in Paesi esposti a rischi elevati o estremi legati al clima. E questi numeri descrivono solo parzialmente il dramma in corso in molte parti del pianeta. Negli ultimi 10 anni, infatti, i disastri legati al clima hanno causato circa 250 milioni di sfollamenti interni, pari a circa 70.000 sfollamenti al giorno, 2 ogni 3 secondi. Che si tratti delle inondazioni che hanno colpito il Sud Sudan e il Brasile, del caldo record in Kenya e Pakistan o della carenza d’acqu…

12 Nov, 2025
Un nuovo rapporto dell’Unep richiama l’attenzione sul circolo vizioso innescato a livello globale da aumento delle temperature e necessità di raffreddare gli ambienti. La soluzione proposta dall’Onu è di ridurre gradualmente i refrigeranti che contribuiscono al riscaldamento climatico mediante soluzioni basate sulla natura, adeguata progettazione urbana, edifici resilienti e spazi verdi
Con l’innalzamento delle temperature, la domanda di raffreddamento degli ambienti è destinata a triplicare entro il 2050, producendo un circolo vizioso rispetto all’aggravarsi della crisi climatica e sovraccaricando le reti elettriche. La possibile soluzione? Accelerare lungo un percorso che porti verso un raffreddamento sostenibile: ciò consentirebbe di ridurre del 64% le emissioni legate al raffreddamento entro il 2050, di proteggere 3 miliardi di persone dall’aumento del calore e risparmiare fino a 43mila miliardi di dollari in costi di elettricità e infrastrutture. Ad accendere un faro s…

12 Nov, 2025
Sergio Ferraris, Giorgia Burzachechi, Mariagrazia Midulla e Ivan Manzo nel secondo approfondimento video di Econnection
Per fare il punto sui lavori della Cop30 – la 30esima Conferenza delle parti che si è aperta oggi a Belém, la prima in Amazzonia – la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale, ha pubblicato un secondo video d’approfondimento con quattro protagonisti d’eccezione: Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti dell'erba), Mariagrazia Midulla (responsabile Energia e Clima del Wwf Italia) e Ivan Manzo (giornalista ASviS). L’urgenza di agire contro la crisi climatica, rompendo la dipendenza dai combustibili…

12 Nov, 2025
A livello globale, dal 1995 si contano 820mila morti e danni per 4,5 trilioni di dollari a causa degli eventi meteo estremi
L’Indice di rischio climatico (Climate risk index) appena aggiornato dall’ong Germanwatch con un nuovo rapporto, svelato nell’ambito della Cop30 in corso a Belém, mostra che dal 1995 al 2024 in tutto il mondo sono oltre 830.000 le vittime legate agli eventi meteo estremi – come ondate di calore, tempeste e inondazioni – e oltre 4.500 miliardi di dollari di danni diretti, aggiustati all'inflazione. «Le ondate di calore e le tempeste rappresentano la più grande minaccia per la vita umana quando si tratta di eventi meteorologici estremi – spiega Laura Schäfer, una delle autrici del rapporto – L…

11 Nov, 2025
Il presidente del Brasile ha sottolineato i piani d’azione che dovrebbero guidare i negoziati di Belém: il rispetto degli impegni climatici già assunti, il rafforzamento della governance globale e la centralità delle persone nelle decisioni sul clima
Siamo al secondo giorno della Cop30 e il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha ribadito che portare a Belém l’appuntamento Onu sul clima è stata «una decisione politica e simbolica», con l’obiettivo di dimostrare che l’Amazzonia è parte essenziale della soluzione climatica, e non solo un tema di dibattito. «Il bioma più diversificato della Terra è la casa di quasi 50 milioni di persone, tra cui 400 popolazioni indigene. L’Amazzonia non è un’astrazione, è una casa, è economia, è cultura, è vita. Portare la Cop nel cuore dell'Amazzonia è stato difficile, ma necessario. Quando lasc…

11 Nov, 2025
La commissione Ambiente di Strasburgo ha approvato con 55 voti a favore e 32 contrari un testo che ricalca il compromesso raggiunto al Consiglio della scorsa settimana
C’è il primo sì del Parlamento europeo all’obiettivo 2040 che prevede la riduzione del 90% delle emissioni di gas serra «con flessibilità». La commissione Ambiente di Strasburgo (Environment, public health and food safety, Envi) ha dato luce verde con 55 voti a favore e 32 contrari. Il testo approvato è frutto di un compromesso politico tra le principali famiglie europee, ovvero Ppe, S&D, Renew e Verdi e giovedì passerà al vaglio della mini plenaria dell’Eurocamera. La posizione adottata dalla commissione, che quasi sicuramente verrà confermata nelle prossime votazioni allargate, ribadisc…