Dalle bollette italiane alla distruzione dell’Amazzonia, il mondo è tutto attaccato nel podcast di greenreport
È appena uscito il nuovo episodio del podcast realizzato da greenreport, una produzione Sicrea a cura del direttore responsabile Maurizio Izzo. Di seguito i principali temi affrontati: puoi ascoltare il podcast di greenreport direttamente qui https://www.greenreport.it/podcasts, come anche in tutte le principali piattaforme presenti online, da Spreaker a Spotify e le altre.
Non è un segreto la Spagna abbia investito molto nell’eolico e nel solare e questo ha ridotto del 75% l’influenza del costoso gas e del carbone sui prezzi dell’elettricità dal 2019. In Italia nello stesso periodo il calo è stato del 13%. Il risultato? La Spagna è ora uno dei mercati elettrici più economici d'Europa, al contrario dell'Italia.
Questa settimana abbiamo pubblicato la prima parte del reportage di Mario Tozzi dall’Amazzonia. La seconda parte è on line da sabato scorso e la terza lo sarà il sabato successivo. Prendetevi il tempo di leggerlo, vi sembrerà di sapere già tutto ma non è così. Fate attenzione ai numeri, alle grandezze di quello straordinario territorio e provate a paragonarlo con le grandezze che ci sono consuete. La lunghezza di un fiume, la dimensione di una foresta, l’altezza di un albero. Ha ragione Mario Tozzi, l’Amazzonia non finisce mai. Per questo la sua condizione riguarda tutti.
Dai report sul clima è difficile aspettarsi buone notizie ma quelle pubblicate nell’ultimo rapporto dell’agenzia europea per l’ambiente sono davvero preoccupanti. Si legge che il mondo è proiettato verso un aumento della temperatura atmosferica a fine secolo tra +2,6°C e +2,8°C rispetto all’era preindustriale, ben al di là dei limiti di sicurezza (+1,5°C-2°C). «È verosimile che il 2023 e 2024 siano stati i più caldi degli ultimi centomila anni, si tratta di una situazione senza precedenti da quando l’uomo è comparso su questo pianeta».
In questa settimana ci ha lasciato Jane Goodall: il suo nome resterà legato al lungo lavoro di ricerca sugli scimpanzé selvatici di Gombe, in Tanzania, iniziato nel 1960 e ancora in corso, che rappresenta lo studio più duraturo mai condotto su questa specie. La scoperta che gli scimpanzé costruiscono e usano utensili – «quel momento che ha ridefinito il genere umano» – rimane forse la sua osservazione più celebre. Alle sue ricerche si devono scoperte fondamentali sui legami madre-figlio, la caccia e il consumo di carne, la guerra primitiva, l’altruismo e la compassione. Le sue osservazioni hanno avuto un’influenza che ha superato i confini dell’etologia, con ricadute anche sulla salute umana, sull’evoluzione e sull’ecologia.
È in corso una tornata di elezioni amministrative, dopo le Marche è stata la volta della Calabria e il 12 e 13 ottobre lo sarà della Toscana. In vista delle elezioni regionali, Legambiente lancia «un contributo costruttivo», l’invito ai candidati a confrontarsi su questi temi: «Dalla rivoluzione gentile delle rinnovabili al no alle grandi opere come l’aeroporto, dall’agroecologia alla promozione della mobilità sostenibile, dal miglioramento della matrice acqua alla salvaguardia della biodiversità».
Ovviamente abbiamo seguito e con apprensione la navigazione verso gaza della Flottilla. Siamo rimasti per quanto possibile in contatto con gli organizzatori e in particolare con l’europarlamentare e responsabile Conversione ecologica del Pd Annalisa Corrado. A lei e a tutti i partecipanti della missione pacifica e solidale va il nostro ringraziamento.