15 Gen, 2025
Un’innovativa indagine multidisciplinare analizza la delicata situazione di coloro che vivono in aree soggette a rischi naturali: «La priorità resta la salvaguardia della vita umana. L’esperienza etnea potrebbe rappresentare un modello replicabile in altre aree del mondo esposte a calamità ricorrenti»
Etna, in uno studio di antropologi e ricercatori dell’Ingv l’ipotesi «delocalizzazione selettiva»
Promuovere la possibilità di costruire abitazioni e attività lontano da zone situate lungo la faglia sismica dell’Etna e nelle sue immediate vicinanze, evitando la ricostruzione nelle aree già colpite. Questa la linea adottata dalla Struttura commissariale ricostruzione area etnea (Scrae). La decisione è motivata dalla ripetuta sismicità dell'area che rende pericoloso ed economicamente svantaggioso ricostruire nelle zone vulnerabili.
L’inedita strategia di «delocalizzazione selettiva» ha attirato l'attenzione di un gruppo di ricerca interdisciplinare dell'Università di Catania e dell’Istitut…