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Lago: «La prima domanda che ci si pone è “quanto fa con 1 litro?”, l’unità di misura qui sono i kWh ma il principio è esattamente lo stesso»

Si è conclusa la più grande prova comparativa europea organizzata da Motor1.com e InsideEVs per misurare l’efficienza delle auto elettriche, che ha testato 12 diversi modelli con una prova reale su strada, ovvero sul Grande raccordo anulare di Roma (Gra - 68,2 km). Come già annunciato il test, promosso con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell'Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale e del “Centro di alta formazione Laudato si’”, ha l’obiettivo di mettere in evidenza l’efficienza delle auto nel traffico “reale”, misurando il consumo in kWh ogni 100 ...

L'Editoriale

La Terra del disonore. La velenosa storia della “Terra dei Fuochi” nella Campania Infelix ha portato alla condanna della Corte europea dell’Italia per “inazione” contro le ecomafie. Da Legambiente al poliziotto-eroe Roberto Mancini, 40 anni di battaglie

Erasmo D'Angelis
Erasmo D'Angelis
Molti anni dopo le prime denunce risalenti agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso, la Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso, il 30 gennaio a Strasburgo, quella che i giuristi definiscono una “sentenza-pilota” che i colpiti da tumori e chi vive nelle aree della “Terra dei fuochi” aspettava da tempo. Rubricata come il “Caso Cannavacciuolo e Altri contro Italia, ricorso 51767/14”, i giudici europei hanno condannato l’Italia per il “grave inquinamento ambientale” senza contrasti, che ha devastato territori di 90 comuni della Campania - 56 nell’area a nord della provincia di Napoli e 34 nell’area a sud della provincia di Caserta -, con una popolazione esposta di 2.418.440 abitanti nel napoletano e 621.153 abitanti nel casertano. Quelle che duemila anni fa erano le meraviglie della Campania Felix con terreni fertili e produzioni agricole dell’Ager Campanus e ambienti invidiabili descritti da Plinio e Virgilio, dall’ultimo squarcio del Novecento sono state barba...
Il muro che divide anche la natura

Il muro che divide anche la natura

Il muro al confine tra Stati Uniti e Messico rappresenta una barriera non solo per le persone, ma anche per numerose specie animali come orsi, antilocapre e giaguari. Questa struttura ostacola le rotte migratorie naturali, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie selvatiche.
Oltre all'interruzione dei percorsi migratori, il muro contribuisce alla frammentazione degli habitat, riducendo la biodiversità e aumentando la vulnerabilità delle popolazioni animali locali. La costruzione di barriere fisiche come questa ha implicazioni ecologiche profonde che richiedono attenzione e interventi mirati.

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