Skip to main content


Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

16 Set, 2025
Per l’85% degli under 35 il climate change è una minaccia. Il 73% degli intervistati considera il riscaldamento globale un’emergenza reale causato principalmente dalle attività umane. Aumenta la consapevolezza del problema, +9% rispetto al 2024
È diminuita in modo netto la quota di italiani che nega l’esistenza o la gravità del cambiamento climatico. Secondo quanto emerge dal Rapporto Coop 2025, i cosiddetti negazionisti climatici sono oggi appena il 7% della popolazione, in calo dal 14% registrato dal report del 2022. Parallelamente cresce la consapevolezza dei rischi ambientali: il 78% degli italiani ritiene che il climate change rappresenti una minaccia concreta per il Paese e il 65% lo indica come priorità da affrontare nei prossimi anni. Il mutamento di percezione è particolarmente marcato tra i giovani under 35, tra i quali l…

16 Set, 2025
Da un sondaggio realizzato nell’ambito del progetto di ricerca europeo “Capable” emerge che i cittadini Ue mostrano una netta preferenza per misure che implicano l’utilizzo di fondi finanziari, ad esempio per il trasporto ferroviario o l’isolamento termico delle abitazioni, e si oppongono invece a politiche che introducono oneri per comportamenti inquinanti, come quelli per le automobili
Ora che ci siamo appena lasciati alle spalle un’estate contrassegnata in Europa da pesanti ondate di calore, che hanno provocato ingenti danni economici, oltre che in termini di salute, un nuovo sondaggio ha rivelato quanto i suoi cittadini siano disposti a sostenere diversi tipi di politiche climatiche. Come prevedibile, sottolinea il Cmcc diffondendo i principali risultati dell’indagine, gli europei mostrano una netta preferenza per misure che implicano l’utilizzo di sussidi, ad esempio per il trasporto ferroviario o l’isolamento termico delle abitazioni, e si oppongono invece con decisione…

16 Set, 2025
Lamma: «L'attuale condizione dei mari aumenta notevolmente la possibilità, nei prossimi mesi, di fenomeni meteorologici estremi»
  Negli ultimi decenni, il Mar Mediterraneo si è riscaldato a un ritmo quasi doppio rispetto alla media globale, diventando un hotspot della crisi climatica in corso: un mare più caldo rilascia più vapore acqueo nell’atmosfera, e al contempo la fisica (con la legge di Clausius-Clapeyron) ci spiega che per ogni +1°C di aumento della temperatura, l'atmosfera può contenere circa il +7% di umidità in più. Significa che la probabilità di eventi meteo estremi come le alluvioni aumenta, in un Paese ancora impreparato ad affrontarle, come confermato ieri dal Laboratori…

15 Set, 2025
Lo rileva uno studio realizzato da accademici ed economisti della Bce. Le perdite registrate dal nostro Paese sono quasi un quarto di quelle totali dell’Ue: 43 miliardi di euro. Entro il 2029 potrebbero salire, rispettivamente, a 34,2 e 126 miliardi di euro
Le ondate di calore, la siccità e le inondazioni del periodo giugno-agosto 2025 hanno già causato in Europa perdite macroeconomiche a breve termine per circa 43 miliardi di euro, con costi a medio termine che dovrebbero salire a circa 126 miliardi di euro entro il 2029. Si tratta di cifre che rappresentano una situazione allarmante, e che riguardano in particolar modo l’Italia. Per il nostro Paese, infatti, le perdite regionali totali stimate sarebbero di ben 11,9 miliardi di euro nel 2025 e di 34,2 miliardi di euro nel 2029, che equivalgono approssimativamente allo 0,61% e all’1,75% del Valo…

13 Set, 2025
Ricercatori internazionali mettono a disposizione misurazioni armonizzate di NPP per migliorare i modelli climatici e comprendere il ruolo degli ecosistemi terrestri
Con il contributo del CMCC, un nuovo studio e una banca dati forniscono agli scienziati di tutto il mondo una risorsa senza precedenti per comprendere come i sistemi terrestri della Terra immagazzinano carbonio e producono biomassa, stabilendo un benchmark per la calibrazione dei modelli di vegetazione e la valutazione delle risposte degli ecosistemi ai cambiamenti ambientali. La Net Primary Production (NPP) rappresenta il carbonio accumulato dalle piante attraverso la fotosintesi dopo aver tenuto conto della loro respirazione - essenzialmente la quantità di biomassa che gli ecosistemi produ…

13 Set, 2025
Dopo una colossale eruzione vulcanica in Siberia, 250 milioni di anni fa, è iniziato un riscaldamento globale estremo accentuato dalla perdita delle foreste: è la Grande estinzione del Permiano-Triassico
Oltre l’80% degli invertebrati marini e molte specie terrestri (animali e vegetali) scomparvero, 250 milioni di anni fa, dalla Terra sconvolta da una eruzione vulcanica colossale in Siberia. L’ipotesi più diffusa è che l’evento sia stato seguito da un periodo di riscaldamento globale estremo per la grande quantità di gas serra immessi nell’atmosfera. Quello che ancora non era chiaro è perché le temperature rimasero elevate per 5 milioni di anni. Un nuovo studio fornisce una risposta: dall’analisi di reperti fossili e degli indizi sulle condizioni climatiche del passato, presenti in alcune fo…

12 Set, 2025
Appello del Wwf: «Priorità assoluta passare dalla reazione alla prevenzione». Il focus sul cambiamento climatico: ha aumentato di circa 40 volte la probabilità e del 30% l’intensità delle condizioni meteorologiche favorevoli alle fiamme
Siamo solo a settembre, ma il dato è già certo: per l’Europa il 2025 è l’anno peggiore dell’ultimo ventennio dal punto di vista degli incendi. E l’Italia si segnala come il Paese con il più alto numero di roghi superiori ai 30 ettari: ben 532, come evidenziano i dati Copernicus, ovvero una media di circa due al giorno da gennaio. Finito? No, perché c’è un altro dato che merita la massima attenzione: il cambiamento climatico ha aumentato di circa 40 volte la probabilità e del 30% l’intensità delle condizioni meteorologiche favorevoli alle fiamme. Non a caso il Wwf Italia rilancia la petizione…

12 Set, 2025
L'anomalia complessiva ha risentito molto di un mese di giugno eccezionalmente caldo: +3.02 °C, secondo soltanto a quello del 2003
L’Europa è il continente che si riscalda più rapidamente al mondo, con velocità doppia rispetto alla media globale, e l’Italia non è certo da meno: siamo a oltre +2°C rispetto all’era preindustriale. Anche l’estate che sta volgendo al termine purtroppo conferma il trend al rialzo. Secondo i dati Isac-Cnr riportati dal Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile (Lamma), consorzio pubblico nato dall’impegno congiunto di Regione Toscana e Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l'estate (1° giugno-31 agosto) è stata, in Italia, la quarta p…