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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

22 Set, 2025
Ricercatori di Stanford stimano che le emissioni dei roghi boschivi abbiano causato 41.380 morti in eccesso all’anno dal 2011 al 2020. L’innalzamento delle temperature potrebbe aumentare i decessi per questa causa in America di oltre il 70% entro il 2050
Gli Stati Uniti devono affrontare un aumento delle vittime causate dal fumo degli incendi boschivi. Le condizioni climatiche più calde e secche stanno alimentando roghi più vasti, che si verificano più spesso e che durano più a lungo. Il fumo prodotto da questi incendi si diffonde più lontano e permane per più tempo nell’aria rispetto al passato. Tutto ciò viene sottolineato in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, da cui emergono anche diversi dati su cui riflettere. Tra cui questo: i ricercatori della Stanford University stimano che il continuo riscaldamento globale potre…

20 Set, 2025
Il pH marino cala e minaccia coralli, molluschi e plancton, riducendo la capacità del mare di assorbire carbonio
 Che cos’è l’acidificazione degli oceani? È un processo durante il quale il valore del pH del mare diminuisce, aumentando di conseguenza l’acidità dell’acqua. È causato principalmente dal rilascio di anidride carbonica in atmosfera, che viene da noi prodotta più velocemente di quanto la natura riesca a eliminare, per cui quantità sempre maggiori vengono immagazzinate dall'oceano. Attualmente, il pH medio degli oceani di tutto il mondo è 8.1, ma secondo le stime, nel 2300 potrebbe scendere a 7.3, rendendoli quasi 10 volte più acidi. L’acidificazione degli oceani non danneggia solo cor…

19 Set, 2025
Rouil (Copernicus): «Durante tutta l'estate diverse regioni europee, soprattutto nel sud del continente, sono state colpite»
In base ai dati messi in fila da Copernicus, il programma europeo di punta per l’osservazione della Terra, quest’anno le emissioni totali dovute agli incendi boschivi in Europa – a stagione degli incendi ancora in corso – sono le più elevate da quasi un quarto di secolo. Fino al 15 settembre si contano 17 megatonnellate di carbonio, superando il precedente record annuale di 11.4 megatonnellate registrato nel 2003. Sono stati in particolare i mesi compresi nel periodo giugno-agosto ad alimentare i roghi, dato che sono stati caratterizzati da un'intensa attività di incendi boschivi in Europa;…

19 Set, 2025
L’Italia ancora non ha ottemperato agli obblighi previsti nell’ambito dell’Epbd e tra non molti mesi rischia di incappare in una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea. Gli ambientalisti: «Per rispettare la direttiva bisognerebbe intervenire entro il 2030 su 6,1 milioni di edifici, cioè oltre 870.000 all’anno. Invece l’Italia viaggia a un ottavo della velocità necessaria: così gli obiettivi del 2030 verrebbero raggiunti non prima del 2090»
Il recepimento della direttiva europea Case Green non è materia di scelta, ma un obbligo sancito in ambito comunitario e soprattutto un’opportunità per accelerare la transizione energetica. Il messaggio, tanto semplice quanto chiaro, viene lanciato da Kyoto Club e Legambiente. Le due associazioni chiedono al Parlamento e al governo di inserire la direttiva europea per l’efficientamento degli edifici (EPBD IV, Energy performance of buildings directive, appunto la cosiddetta “Case Green”) nella legge di delegazione europea 2025 (C. 2574), attualmente in discussione in Parlamento. La direttiva…

18 Set, 2025
Il vertice a Bruxelles dei ministri dell’Ambiente si è concluso con una fumata nera: tutto è rimandato all’incontro tra i capi di Stato e di governo in programma per il 23 e 24 ottobre. Greenpeace Germania contro Merz: «Ha impedito un accordo che sarebbe stato possibile con il sostegno tedesco». Ma la galassia ambientalista punta il dito anche contro Francia e Italia
Come era prevedibile fin dalla vigilia di questo appuntamento, i ministri europei dell’Ambiente, riuniti oggi a Bruxelles per il Consiglio Ambiente, non hanno trovato un accordo per i nuovi obiettivi di taglio delle emissioni al 2040 e al 2035. Dopo i rinvii già decisi nelle scorse settimane, questa mattina è arrivata la nuova fumata nera e ora i ministri si stanno confrontando su una «dichiarazione di intenti» che rimanda ogni decisione alla discussione al Consiglio dei capi di Stato e di governo in programma per il 23 e 24 ottobre. L’impegno della Presidenza danese di raggiungere un a…

18 Set, 2025
È quanto emerge da un nuovo rapporto del World economic forum, secondo il quale le maggiori perdite si avranno nei settori alimentare e agricolo, dell’edilizia e della sanità. L’organizzazione internazionale esorta le aziende ad agire immediatamente per proteggere la salute dei lavoratori e rafforzare la resilienza operativa.
Secondo un nuovo rapporto del World economic forum, entro il 2050 i rischi per la salute causati dai cambiamenti climatici potrebbero costare all’economia globale almeno 1,5 trilioni di dollari in termini di perdita di produttività nei settori alimentare e agricolo, dell'edilizia e della sanità. Non solo: la stima di 1,5 trilioni di dollari riflette le perdite solo nei primi tre settori, in uno scenario intermedio, suggerendo che l’onere per l’economia globale potrebbe essere molto più elevato. Da qui la raccomandazione che l’organizzazione internazionale rivolge alle aziende: agire immediata…

18 Set, 2025
L’approvvigionamento dei Paesi comunitari ha fatto registrare un calo dopo lo stop delle forniture russe attraverso l’Ucraina in vigore dal 1° gennaio scorso, ma l’Europa ha aumentato la sua dipendenza dal gas naturale liquefatto e dunque l’import combinato è ancora col segno più
Quello tra l’Europa e le importazioni di gas è un rapporto ancora fatto di poche ma promettenti luci e di considerevoli e dense ombre. L’ultimo monitoraggio dei flussi di gas nei Paesi dell’Ue ne è un’ulteriore conferma. Dal report appena diffuso dall’Ieefa (Institute for Energy Economics and Financial Analysis) emerge infatti che nel primo semestre di quest’anno le importazioni di gas tramite gasdotti da parte dei Paesi comunitari hanno subito un calo del 9% su base annua. Questo, soprattutto, per via dello stop delle forniture attraverso l’Ucraina in vigore dal 1° gennaio scorso. Allo stess…

17 Set, 2025
I lavori preparatori in vista della Cop30 di novembre si stanno svolgendo a livello comunitario senza che vengano assunti impegni sulla riduzione delle emissioni. Il ritardo, viene spiegato da Bruxelles, ha lo scopo di consentire ai Paesi membri più tempo per concordare obiettivi di alto livello. Ma il risultato è solo che l’Unione non rispetterà la scadenza fissata dall’Onu per la fine di settembre per la presentazione di un dato ufficiale per il 2035
Si sapeva almeno da giugno che la Danimarca, in quanto Paese presidente del Consiglio dell’Ue per questo secondo semestre 2025, avrebbe voluto che l’Unione europea rispettasse i termini dell’Accordo di Parigi e definisse i suoi nuovi obiettivi di riduzione dei gas serra entro questo mese di settembre, ben prima della Cop30 fissata in agenda dall’Onu per la metà di novembre in Brasile. «Lavoreremo duramente per concludere la discussione prima della riunione delle Nazioni Unite», aveva preannunciato il ministro danese per il Clima Lars Aagaard alla vigilia della presidenza da parte di Copenaghe…