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Dalla bocciatura del ponte sullo Stretto alle vere emergenze come l’acqua, nel podcast di greenreport

In 4:46 minuti il meglio e il peggio dalla cronaca della transizione ecologica nell’ultima settimana
 |  Green economy

È appena uscito il nuovo episodio del podcast settimanale realizzato da greenreport, una produzione Sicrea a cura del direttore responsabile Maurizio Izzo. Puoi ascoltarlo direttamente qui https://www.greenreport.it/podcasts/la-settimana-di-greenreport, come anche in tutte le principali piattaforme presenti online, da Spreaker a Spotify e le altre.

Inutile nasconderlo: abbiamo esultato nell’apprendere che la Corte dei Conti boccia il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, ma non siamo soli. Con noi ci sono le principali associazioni ambientaliste del Paese – Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf –, che nei mesi scorsi si erano rivolte alla Corte con ben due dettagliate memorie (oltre a tre reclami alla Commissione europea, ancora pendenti) per fermare un’opera inutile quanto insostenibile: una decisione che tutela le tasse dei cittadini, che il Governo Meloni ha deciso di destinare ad un intervento che non sta in piedi dal punto di vista progettuale, ambientale, economico e procedurale. Mettiamoci una pietra sopra.

Intanto si avvicina il 4 novembre, che per Firenze non sarà mai un giorno come un altro. Ce lo ha ricordato Mauro Grassi sulle nostre pagine facendo il punto su quanto è stato fatto e quanto resta da fare per mettere in sicurezza l’Arno, i suoi affluenti e tutto il reticolo di fiumi minori. Nell’anniversario dell’alluvione, Firenze ospita una conferenza internazionale dedicata alle alluvioni e alle siccità due facce della stessa medaglia: l’appuntamento è per martedì 4 novembre in Palazzo Vecchio (ingresso libero ma occorre registrarsi qui: https://www.onewater.it/conferenza-4-novembre-2025.

Sebbene molte notizie che riguardano i cambiamenti climatici siano supportate da studi scientifici spesso non riescono a superare lo scetticismo generale. Questa è una di quelle: il livello del mare cresce più rapidamente che mai. I ricercatori hanno calcolato che negli ultimi 120 anni il livello del mare è cresciuto di un millimetro e mezzo l’anno. Ora ci sarà chi dice non è vero, chi metterà in dubbio i metodi della ricerca e chi dirà che è poco. La realtà è che le città costiere stanno già vedendo gli effetti di questo fenomeno, alcune zone della città di Shanghai sono sprofondate di oltre un metro. L’innalzamento del livello del mare, avvertono i ricercatori, non è più una minaccia lontana o ipotetica, ma una trasformazione in atto. Le città costiere del mondo si trovano davanti a una sfida decisiva: adattarsi in tempo o subire gli effetti di un cambiamento che, a differenza del passato geologico, è oggi spinto dalla mano dell’uomo. E se la vostra spiaggia è sempre lì non è detto che lo sarà per sempre.

Abbiamo un nuovo podcast che si aggiunge a questo. È stato un piacere incontrare l’economista Franco Becchis. Mi ha colpito la sua capacità di rendere digeribile anche una materia difficile come la finanza. Ho pensato subito che potessimo farne un podcast. Sarà un appuntamento mensile, dalla nostra home e dalle principali piattaforme, come Spotify lo trovate già in rete con il titolo Finanza di strada. In questo primo episodio parliamo di un tabù: la patrimoniale. Franco è pessimista ma, come noi, non capisce perché si oppongano quelli che non la pagherebbero.

Ci sono anche buone notizie questa settimana: i livelli di emissione di gas serra stanno calando (anche se non abbastanza), l’ultima forte perturbazione che si è abbattuta sulla Toscana (250 mm di pioggia in 24 ore) non ha fatto particolari danni perché le opere contro le alluvioni hanno retto e sempre la Toscana fa scuola nel mondo a proposito della coltivazione dell’energia geotermica. A un convegno in Islanda è stato ricordato che proprio alla Toscana appartiene un record: la più alta temperatura mai raggiunta al mondo in una perforazione geotermica 515 gradi.

Per questa settimana è tutto: ci sentiamo di nuovo il prossimo lunedì mattina, e date un occhio anche a Finanza di strada. Si ascolta direttamente sul sito di greenreport https://www.greenreport.it/podcasts/la-finanza-di-strada, come anche in tutte le principali piattaforme presenti online, da Spotify ad Amazon music.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.