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Ultime news da "Inquinamenti e disinquinamenti"

5 Mar, 2025
Greenpeace: «L'Italia e l’Europa devono rafforzare i controlli sull'applicazione delle sanzioni in mare e nei porti per fermare il commercio illegale di petrolio russo che alimenta la macchina da guerra di Putin»
Mentre le bollette continuano a salire, impiccate all’import di gas fossile che il Governo Meloni vorrebbe mettere al centro degli scambi energetici nazionali – il cosiddetto hub del gas –, al largo delle coste italiane sembra consumarsi un tipo di commercio ancora più sporco: quello del petrolio russo, formalmente sotto embargo a causa della guerra in Ucraina. L’Unità investigativa di Greenpeace Italia ha monitorato le attività di 52 petroliere al largo del Golfo di Augusta da gennaio a novembre 2024, individuando 33 trasferimenti di petrolio da una nave all’altra (ship to ship transfer) in…

4 Mar, 2025
A lanciare l’allarme è la Corte dei conti europea, che in una relazione pubblicata oggi sottolinea che la normativa comunitaria è più rigorosa delle norme internazionali, ma la sua applicazione da parte dei 22 Stati membri costieri è lungi dall’essere soddisfacente
L’obiettivo inquinamento zero dei mari europei entro il 2030 rischia di essere un miraggio, se continuiamo così. A lanciare l’allarme è la Corte dei conti europea, che in una relazione pubblicata oggi porta alla luce il fatto che l’Ue fatica a monitorare l’inquinamento marino e a risalire alla fonte dei problemi. Dal Lussemburgo si evidenzia anche che i controlli sono inadeguati e le sanzioni, già troppo blande, vengono comminate raramente. Il punto è, sottolinea la Corte, che sebbene la normativa dell’Ue mostri miglioramenti e sia a volte più rigorosa delle norme internaziona…

3 Mar, 2025
È possibile estendere le acque territoriali da 12 a 24 miglia verso il largo e proclamare la Zona economica esclusiva (Zee)
Ieri sera su Rai3, nel consueto appuntamento con Report, la puntata realizzata in collaborazione con Greenpeace Italia ha fatto suonare il campanello d’allarme ambientale per la pericolosa pratica di effettuare operazioni di trasbordo del greggio (allibi) da nave a nave (ship to ship). Le ragioni per le quali si procede a questo trasferimento di carico, molto probabilmente, sono da ricercare nell’aggiramento delle sanzioni imposte dall’Unione europea per bloccare il commercio di prodotti della Federazione russa e, tra questi, il petrolio greggio. Abbiamo quindi assistito a come nel…

3 Mar, 2025
La Commissione Ue e l’Agenzia europea dell’ambiente hanno pubblicato il rapporto Zero pollution monitoring e il report Clean air outlook. I documenti mostrano che le politiche comunitarie hanno contribuito a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’uso di pesticidi e i rifiuti di plastica in mare, tuttavia i livelli delle sostanze nocive sono ancora troppo alti
La Commissione europea e l’Agenzia europea dell’ambiente (European environment agency - Eea) hanno pubblicato il secondo rapporto Zero Pollution Monitoring and Outlook, che fornisce una panoramica del lavoro dell’Ue per raggiungere gli obiettivi di inquinamento zero del 2030. La Commissione ha anche pubblicato oggi il suo quarto rapporto Clean Air Outlook. I rapporti mostrano che le politiche comunitarie hanno contribuito a ridurre l’inquinamento atmosferico, l’uso di pesticidi e i rifiuti di plastica in mare. Tuttavia, i livelli di inquinamento sono ancora troppo alti, in part…

3 Mar, 2025
Il nostro Paese indicato insieme alla Polonia come esempio in cui inquinamento e concentrazioni di particolato fine sono in maniera rilevante al di sotto degli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità
Un primo allarme era già arrivato un mese fa dal nuovo rapporto di Legambiente Mal’aria di città 2025 sull’inquinamento atmosferico. Quel documento prende le mosse dalla nuova direttiva Ue sulla qualità dell’aria, approvata in via definitiva lo scorso autunno, che introduce al 2030 nuovi limiti di emissione per vari inquinanti atmosferici, tra cui particolato (PM10 e PM2,5), biossido di azoto (NO2), biossido di zolfo (SO2), monossido di carbonio (CO), piombo (Pb), benzene (C6H6) e ozono (O3). L’indagine realizzata da Legambiente costituisce la conferma di da…

28 Feb, 2025
In attesa che l’Unione europea concluda il processo di valutazione in corso sugli inquinanti eterni, Paesi come Danimarca e Francia si sono mossi con leggi nazionali restrittive. E l’Italia?
Parlare delle tracce di Pfas nell’acqua potabile vuol dire guardare il dito e non la luna. Il problema dei Pfas sta nel loro utilizzo per la produzione di beni, che generano un rilascio diffuso di queste molecole nell’ambiente. Limitarsi a rincorrere questi inquinanti nelle acque potabili, puntando ad individuarli e rimuoverli con processi complessi e costosi, è sbagliato. I costi della rimozione di ciò che oggi circola, devono essere imputati a chi li ha messi in circolo introducendo la responsabilità estesa del produttore per questi materiali. Ma rapidamente devono essere messi al bando, ev…

28 Feb, 2025
Studio dell’università di Padova e dell’ospedale di Vicenza: I Pfas danneggiano le cellule dello scheletro e riducono la densità dell’osso, con conseguente liberazione di calcio circolante
Lo studio “Association of perfluoroalkyl substance (PFAS) on vitamin D biomarkers in a highly exposed population of the Veneto Region in Italy”, pubblicato su Chemosphere da un team di ricercatori dell’università di Padova e dell’Ospedale di Vicenza e realizzato grazie ad un finanziamento regionale dal Consorzio per la Ricerca Sanitaria (CORIS) della Regione Veneto, ha evidenziato che l’esposizione prolungata alle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) può alterare il metabolismo osseo modificando i livelli di calcio. Lo studio ha coinvolto 1.174 adulti che vivono in un’area interessata…

28 Feb, 2025
Secondo il parere sull'ex Ilva di Taranto espresso dall'Istituto superiore di Sanità (ISS), la Valutazione di impatto sanitario (VIS), presentata nel giugno 2024 dai commissari di Acciaierie d'Italia e calcolata su una produzione di 6 milioni di tonnellate di acciaio all'anno, è «Inadeguata per sottostima» e quello che per Acciaierie d’Italia è diventato un rischio accettabile per l’ISS Presenta «Elementi di incongruità rispetto agli indirizzi definiti nelle Linee Guida ISS, l’Istituto superiore di Sanità fa notare che la centrale elettrica dello stabilimento di Taranto, che come combustibile…