4 Nov, 2025
Il messaggio del Coordinamento Free: un’Italia che investe la quota dell’1,5% in energia pulita rafforza la sicurezza nazionale
Parte della spesa per la difesa può essere fatta con le rinnovabili: 33 miliardi di euro sarebbero disponibili
Nei giorni scorsi una dozzina di alti ufficiali europei e britannici in congedo hanno chiesto ai capi di Governo dell’Ue, con una lettera aperta, di includere gli investimenti in energia rinnovabile nell’1,5% della nuova quota Nato per «infrastrutture critiche» (separata dal 3,5% di spesa “core” militare). La motivazione centrale è che la crisi climatica è un rischio per la sicurezza nazionale e ridurre la dipendenza da petrolio e gas stranieri, aumenta la resilienza economica e rende meno vulnerabili le reti energetiche, perché la generazione rinnovabile è più distribuita e quindi meno attac…