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Ultime news da "Trasporti e infrastrutture"

18 Lug, 2025
Secondo la casa automobilistica, gli alti costi d’investimento e gli insufficienti incentivi all’acquisto rendono improbabile una diffusione di questa tecnologia prima della fine del decennio. L’annuncio ufficiale dell’interruzione del piano di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile è arrivato a sorpresa anche per i partner, Michelin in testa, di una joint venture tecnologica nel settore
Stellantis ha deciso di interrompere il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi con un comunicato del gruppo in cui si motiva la scelta con la «limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, degli elevati requisiti di capitale e della necessità di maggiori incentivi all'acquisto da parte dei consumatori». Tutti motivi che hanno indotto l’azienda a «non prevedere l'adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio» e a stabilire che «quest'anno non lanc…

18 Lug, 2025
La previsione è che ci saranno 13 milioni di nuove immatricolazioni di veicoli a batteria nei prossimi 10 anni. Per quanto riguarda i punti di ricarica, il report segnala che nel continente la domanda raggiungerà 200 TWh con 55 milioni di colonnine entro il 2035
Entro quest’anno, la quota di mercato dei veicoli elettrici andrà da un minimo del 18% al massimo del 22% del totale, in Europa. Come tutte le medie, incorpora percentuali sorprendentemente più alte in alcuni Paesi, altre miseramente più basse in altri Paesi. Ed ecco due esempi di questo tipo della percentuale di adozione di veicoli a batteria oggi in Europa: in Norvegia si attesta al 90%, in Italia al 5%. Tutto ciò, insieme alla previsione che ci saranno 13 milioni di nuove immatricolazioni di auto elettriche nei prossimi 10 anni per una stima di percentuale di crescita tra il 70% e il 90%…

16 Lug, 2025
Il documento definisce gli impegni tecnici e finanziari dei soggetti coinvolti nella realizzazione e gestione del ponte e delle opere connesse
Continua la telenovela infinita per la costruzione in ipotesi del ponte sullo Stretto di Messina, oggi in scena al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del ministro Salvini, dove è stato firmato l’accordo di programma per interventi propedeutici e funzionali all’opera. L'accordo è stato sottoscritto da: il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l'amministratore…

12 Lug, 2025
Marchetti: (T&E Italia): «Dare priorità al ponte non ridurrebbe significativamente i tempi di percorrenza tra Roma e Palermo, così come non produrrebbe benefici a livello locale»
L'Europa non dispone di una strategia coerente per finanziare le ferrovie e rendere i viaggi transfrontalieri una realtà per milioni di europei. A dirlo è un nuovo studio di Transport & Environment (T&E), la principale organizzazione indipendente europea per la decarbonizzazione dei trasporti, che mette in evidenza come, tra il 2021 e il 2023, sette megaprogetti ferroviari abbiano ricevuto il 31% della principale fonte di finanziamento UE per i trasporti, il CEF (Meccanismo per Collegare l’Europa), mentre 84 ammodernamenti chiave urgenti ne abbiano ottenuto solo il 27%. Meg…

9 Lug, 2025
Braga: «Opere anche rilevanti non saranno più assoggettate alla Valutazione d’impatto ambientale»
Nel corso della riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, ieri è stato approvato un emendamento al decreto Infrastrutture che introduce una misura di “semplificazione” in materia di Valutazione di impatto ambientale (Viva) per i progetti infrastrutturali, aventi quale «unico obiettivo» la difesa nazionale.  Come spiega nel merito il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), si prevedono «tempi ridotti a 30 giorni per l'adozione del decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con cui si esonerano dalla Via i proget…

9 Lug, 2025
Per raggiungere i 6,6 milioni di veicoli a zero emissioni circolanti in Italia al 2030 bisognerebbe immatricolarne circa 1 milione all’anno, e invece ci siamo fermati a 119 mila. Nella migliore delle ipotesi, tra cinque anni saranno il 16% del parco circolante, una percentuale nettamente inferiore a quella già oggi presente nel Regno Unito, in Francia o Germania
Arriva l’ennesima conferma del fatto che l’Italia è in grave ritardo rispetto agli altri Paesi europei nella transizione verso la mobilità elettrica. È stato infatti presentato oggi lo Smart Mobility Report 2025, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, e il quadro che emerge del settore automotive è molto chiaro. Sia per quel che riguarda l’Europa che per quel che riguarda, soprattutto, l’Italia. Le immatricolazioni europee complessive hanno registrato una crescita (+1%, pari a 13 milioni di auto), mentre in Italia si è registrato un calo dell’1%…

8 Lug, 2025
È quanto emerge da un nuovo studio condotto su scala europea da Transport & Environment: investire su batterie e infrastrutture di ricarica porta occupazione e il ritorno ai massimi livelli di produzione post-crisi del 2008, mentre senza gli obiettivi fissati a 10 anni andrebbero in fumo 90 miliardi di euro
Proprio mentre il governo smentisce per l’ennesima volta se stesso e rinvia di un anno al 1° ottobre 2026 lo stop alle auto diesel euro 5, viene diffuso a livello europeo un nuovo studio da cui emerge che mantenere i target emissioni previsti per il 2035 consentirebbe di salvare un milione di posti di lavoro. A condurre l’analisi sono stati i ricercatori Transport & Environment. In base ai calcoli e alle proiezioni a dieci anni effettuate, con un obiettivo a dieci anni a partire per le auto a emissioni zero e una strategia industriale chiara, il settore automotive europeo potrebbe tornar…

8 Lug, 2025
Per il ministro Salvini l’emendamento al decreto Infrastrutture è «una scelta di buonsenso», ma era stato lo stesso esecutivo Meloni a indicare la data del 1° ottobre 2025
È stato infine approvato dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera un emendamento al dl Infrastrutture che sposta dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026 il divieto alla circolazione per le auto diesel Euro 5 nelle quattro Regioni che attraversano la Pianura padana (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), limitando al contempo lo stop ai Comuni oltre 100mila abitanti, anziché 30mila come attualmente previsto dalla norma. Non solo: anche nell’ottobre 2026 le Regioni potranno evitare lo stop alla circolazione per i diesel Euro 5, se inseriranno nei rispettivi piani di…