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Ultime news da "Nuove energie"

20 Giu, 2025
Lo Stato dell’Australia meridionale ha già raggiunto questo obiettivo, non ha carbone, idroelettrico o nucleare e conta di arrivare al 100% nel 2027. Un terzo delle abitazioni australiane ha un impianto fotovoltaico sul tetto
L’Australia si è posta un obiettivo molto ambizioso: avere il 75% di energia elettrica da fonte solare ed eolica entro il 2030. E non è un pio desiderio, anzi. Tutti gli attuali parametri dicono che il target è a portata di mano. Primo fra tutti: lo Stato dell'Australia meridionale ha già il 75% di elettricità solare ed eolica in media annua. Non ha carbone, idroelettrico o nucleare e sta puntando ad avere il 100% di elettricità da Fer già nel 2027, grazie all’aumento programmato dei sistemi di accumulo e degli impianti di energia solare ed eolica. Tra l’altro, recentemente il contributo del…

20 Giu, 2025
Perché tutte le offerte di vendita accettate sul mercato all’ingrosso per coprire la domanda vengono remunerate al prezzo più alto
Nei paesi europei il prezzo di equilibrio sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica è determinato sulla base del meccanismo del system marginal price (Smp) o pay-as-cleared, in cui tutte le offerte di vendita accettate sul mercato all’ingrosso per coprire la domanda vengono remunerate al prezzo più alto da loro indicato (Ranci e Pototschnig, 2022). Questo meccanismo prevede la costruzione di una curva di offerta oraria (ogni 15 minuti in Italia dal 2025), ordinando le offerte ricevute dai vari impianti in ordine crescente in base ai loro costi marginali. Il prezzo di equilibrio si otti…

18 Giu, 2025
Eppure calano ancora le installazioni, rispetto all’anno scorso nuovi impianti a -14,1%
La società che gestisce la rete elettrica nazionale in alta tensione, Terna, ha appena aggiornato i dati al mese di maggio documentando un record storico per il nostro Paese: le energie rinnovabili hanno soddisfatto oltre metà (55,9%) del fabbisogno elettrico in corso del mese, fino a coprire e «in diverse ore hanno coperto oltre il 100% della domanda» senza alcun problema di stabilità sulla rete elettrica. Si tratta di un dato importante, che arriva proprio mentre il Governo spagnolo conferma che le rinnovabili non sono state responsabili del blackout che ha interes…

18 Giu, 2025
È quanto emerge dall’Hydrogen and Alternative Fuels Report 2025, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano e presentato oggi. Il direttore scientifico del report, Maccarone: «Fondamentale supportare il settore affinché si consolidi e contribuisca agli obiettivi di sostenibilità, sicurezza energetica e sviluppo industriale del Paese»
Puntare sull’elettrificazione, certo, ma intanto accelerare anche sul fronte dell’impiego dei combustibili alternativi, come i biocarburanti, i combustibili sintetici, e poi i gassosi come l’idrogeno, il biometano. Senza di questi, la decarbonizzazione dell’economia europea non può procedere in modo sufficientemente spedito. Perché allo stato attuale l’elettrificazione non può rispondere in modo esaustivo alle esigenze energetiche dei trasporti pesanti marittimi e aerei e dei settori industriali Hard to Abate (ad esempio siderurgie, cartiere, imprese chimiche e petrolchimiche) che contribuisc…

18 Giu, 2025
La ministra Aagesen ha presentato le conclusioni del Comitato incaricato di indagare sulle cause di quanto avvenuto lo scorso aprile: al centro le responsabilità del gestore della rete elettrica iberica Red Eléctrica e dei grandi produttori di energia. Il fotovoltaico, su cui si erano accaniti i soliti lobbisti del fossile e del nucleare, non ha avuto alcun ruolo nel collasso della rete, che è stato invece il risultato di una pianificazione sbagliata
Hanno accusato le rinnovabili. Lo hanno fatto a caldo, appena finito il blackout e sono potuti tornare a dichiarare in tv o scrivere sui social. E lo hanno fatto nelle settimane successive, dicendo che la colpa di un’intera nazione finita al buio era degli impianti fotovoltaici. Ma ora arriva la conferma che si trattava di teorie basate sul nulla e totalmente sballate, che era pura propaganda diffusa a piene mani dai soliti lobbisti dei combustibili fossili e del nucleare: il blackout che ha colpito il 28 aprile la Spagna è avvenuto per responsabilità del gestore della rete elettrica iberica…

17 Giu, 2025
La Commissione europea ha presentato una proposta legislativa in tre fasi. Von der Leyen: «Mosca ha ripetutamente tentato di ricattarci trasformando in armi le sue forniture energetiche. Abbiamo adottato misure chiare per chiudere il rubinetto e porre definitivamente fine all’era dei combustibili fossili russi in Europa»
L’Unione europea accelera sulla stretta all’import di gas russo. La Commissione Ue ha presentato oggi una proposta che prevede lo stop totale, a cui si arriverà in tre fasi: dal primo gennaio 2026 sarà vietato firmare nuovi contratti con Mosca, gli accordi già siglati con scadenze a breve termine dovranno definitivamente essere chiusi entro il 17 giugno sempre del prossimo anno, mentre quelli a lungo termine dovranno cessare entro il 31 dicembre 2027. In definitiva, nessun accordo potrà continuare a valere o essere stipulato dal 1° gennaio 2028: niente più gas e petrolio russi all'interno dei…

17 Giu, 2025
La risposta è no, a leggere il nuovo report del think tank energetico globale Ember. Ma da noi tra pochi giorni ci sarà la discarica del primo cargo di gas naturale liquefatto al rigassificatore di Ravenna. E invece di accelerare sulle rinnovabili continuiamo a spendere soldi per impianti che tra qualche anno saranno sottoutilizzati
Ha senso investire in infrastrutture che già si sa non saranno sfruttate? No, ovviamente. Ma è proprio quello che sta facendo l’Italia, che continua a investire sul gas muovendosi in contraddizione non solo rispetto agli obiettivi europei sulla transizione energetica, ma anche rispetto alle più elementari logiche imprenditoriali. Sempre più analisi e indagini di mercato confermano infatti che la domanda nazionale di gas è destinata a calare del 15% entro il 2030, più del doppio della media europea (-7%). Ma che succede nel nostro Paese? Per esempio, che tra pochi giorni ci sarà la discar…

17 Giu, 2025
L’annuncio entusiasta del ministro Pichetto Fratin, e pazienza se il governo Meloni neanche è stato ancora in grado di individuare un sito per il Deposito nazionale delle scorie radioattive. L’euparlamentare S&D e responsabile Conversione ecologica del Pd Corrado: «Si getta fumo negli occhi con una decisione puramente ideologica, non c’è uno straccio di piano mentre le bollette sono alle stelle»
Mentre si viene a sapere che il nucleare in Europa aumenterà da 98 a 109 GW al 2050 per la modica cifra, si fa per dire, di 241 miliardi di euro, mentre Israele sta bombardando i siti d’arricchimento dell’uranio in Iran, confermando le tecnologie nucleari tra i principali obiettivi militari in caso di guerra, l’Italia che fa? Aderisce all’Alleanza Ue sul nucleare. E pazienza, tra l’altro, se lo fa mentre il governo Meloni neanche è stato in grado di individuare un sito per il Deposito nazionale delle scorie radioattive. E pazienza, anche, se siamo voluti entrare in questo club…