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Ultime news da "Green economy"

20 Ott, 2025
Dal Fondo anche l’invito ad aumentare la spesa comunitaria per i beni pubblici allo 0,9% del reddito nazionale lordo. «Un maggiore coordinamento a livello europeo sul mercato dell’elettricità consente di risparmiare il 7% dei costi della transizione verso l’energia pulita»
«L’Europa si trova ad un bivio cruciale. La crescita è troppo bassa e non mancano le sfide che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione. Ma l’Europa ha una scelta. La nostra analisi dimostra che riforme coraggiose e globali possono eliminare molti degli ostacoli che frenano l’economia. I responsabili politici sanno cosa c’è da fare: è ora di agire». A pronunciare queste parole è Alfred Kammer, capo del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale (Fmi), che in occasione del meeting annuale ha presentato un’approfondita analisi su quel che dovrebbe fare il nostro continente…

20 Ott, 2025
In 3:46 minuti il meglio e il peggio dalla cronaca della transizione ecologica nell’ultima settimana
È appena uscito il nuovo episodio del podcast realizzato da greenreport, una produzione Sicrea a cura del direttore responsabile Maurizio Izzo. Di seguito i principali temi affrontati: puoi ascoltare il podcast di greenreport direttamente qui https://www.greenreport.it/podcasts, come anche in tutte le principali piattaforme presenti online, da Spreaker a Spotify e le altre. No, non è il raddoppio della celebre promessa del cavalier Berlusconi, questi posti di lavoro, 1,9 milioni per l’esattezza, sono quelli che Unioncamere ha calcolato siano stati…

20 Ott, 2025
Lo evidenzia l’ultimo report dell’Ember dedicato alla sicurezza energetica dell’Europa. Tra l’altro, solo il 19% della produzione di energia elettrica utilizza gas e petrolio importati; di contro, il settore dei trasporti dipende per l’88% dai prodotti inquinanti acquistati dall’estero
La dipendenza dell’Ue dai combustibili fossili importati non è solo un problema di costi in termini economici e di danni in termini ambientali e di crisi climatica. Ci sono molti altri rischi connessi questa politica energetica che, sebbene sia parzialmente mutata negli ultimi anni, soprattutto dopo l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina, ha ancora di fronte a sé la necessità di un più drastico cambio di rotta. In questo senso, come possibile soluzione a portata di mano, c’è da segnalare il potenziale rappresentato dall’elettrificazione. Un potenziale che può essere sviluppato in tutt…

17 Ott, 2025
Onu: «La nostra nuova ricerca mostra che, per affrontare la povertà globale e creare un mondo più stabile per tutti, dobbiamo affrontare i rischi climatici»
Nonostante i detrattori della transizione ecologica la presentino come un interesse per ricchi annoiati, un nuovo rapporto pubblicato dal Programma Onu per lo sviluppo (Undp) insieme all’Università di Oxford documenta, al contrario, come sia uno strumento essenziale in tutela delle persone più fragili. Quasi 8 persone su 10 che vivono in povertà multidimensionale – 887 milioni su 1,1 miliardi a livello globale – sono infatti direttamente esposte a eventi meteo estremi come ondate di calore, inondazioni, siccità o inquinamento atmosferico. Il rapporto Sofferenze sovrapposte: povertà e pericol…

16 Ott, 2025
Le due «offerte al mondo» di Bruxelles vengono commentate positivamente dal think tank italiano per il clima Ecco: «Importante cambio di passo nell’azione esterna europea. Energie pulite e tecnologie della decarbonizzazione rappresentano la leva della diplomazia europea, nonché il suo principale strumento di competitività»
«Ricorrere alla diplomazia per proteggere i nostri interessi fondamentali, promuovere norme per una transizione equa aiutando i nostri partner a sviluppare le loro e affrontare le nuove minacce e sfide alla sicurezza che mettono in pericolo sia gli interessi europei che quelli dei nostri partner». Sono gli obiettivi principali della nuova visione globale dell’Ue in materia di clima ed energia presenta oggi dalla Commissione europea come «offerta dell’Ue al mondo». Spiegano da Bruxelles che «la visione propone di aumentare la capacità produttiva dell’Ue nel settore delle tecnologie pulite fino…

16 Ott, 2025
Secondo il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro la raccolta in Italia «si attesta oltre gli obiettivi dell’Unione Europea al 2035, quindi in anticipo di tredici anni». Peccato non sia vero
Inizialmente il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) avrebbe dovuto essere abolito, seppur previsto dalla nostra amata Costituzione; poi è stata la volta del famoso “referendum Renzi” pensato per la modifica costituzionale, con la mancata soppressione dell’Ente per la sconfitta elettorale; ancora oggi sono rimasti molti dubbi sul ruolo del Consiglio – oggi presieduto da Renato Brunetta –, dubbi che escono purtroppo rafforzati dal Rapporto sui servizi pubblici 2025 (tre volumi per un totale di 468 pagine), redatto proprio dal Cnel. Una relazione annuale sui livelli e la quali…

15 Ott, 2025
La mancanza dei CAM non può essere compensata introducendo criteri premiali o punteggi aggiuntivi per le offerte più “green”
È una decisione destinata a lasciare il segno nel mondo degli appalti pubblici e della sostenibilità, quella arrivata con la sentenza n. 7898 dell’8 ottobre 2025: il Consiglio di Stato ha stabilito che l’assenza dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli atti di gara non è una semplice dimenticanza, ma un vizio insanabile che travolge l’intera procedura e rende inefficace il contratto stipulato. Il caso nasce a Napoli, dove l’Azienda Ospedaliera dei Colli aveva bandito una gara “ponte” per la manutenzione degli impianti tecnologici. L’impresa Siram S.p.A., seconda classificata, aveva contesta…

14 Ott, 2025
C’è una maggioranza di deputati europei, a cominciare da quelli del Ppe, che vogliono ridurre ulteriormente l’ambito di applicazione delle norme sulla rendicontazione sociale e ambientale per coprire solo le imprese con più di mille dipendenti e un fatturato annuo netto superiore a 450 milioni di euro
A febbraio la Commissione europea ha presentato un pacchetto di «semplificazione» legislativa, il cosiddetto Omnibus I. Oltre alle norme che rendono più snelli i requisiti di due diligence (dovuta diligenca) e la rendicontazione in materia di sostenibilità, quel pacchetto conteneva anche un rinvio dell’applicazione di tali norme per alcune imprese, che poi è stato approvato dal Parlamento europeo con procedura d’urgenza due mesi dopo. Strasburgo ha già adottato con urgenza alcune proposte per rafforzare la competitività delle aziende europee e sta procedendo rapidamente alla finalizzazione de…